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Una carta in più che può rivelarsi decisiva nell’approccio con il mondo del lavoro: è quanto continua ad offrire ai suoi iscritti l’Ateneo cagliaritano con i due bandi presentati questa mattina, volti ad assicurare una dimensione internazionale anche agli studenti che non hanno usufruito del classico soggiorno di studio Erasmus all’estero. Si tratta del PROGRAMMA ERASMUS+ TESI A.A. 2014/2015 (la scadenza per la presentazione delle domande è il 2 marzo) e del PROGRAMMA ERASMUS+ TRAINEESHIP A.A. 2014/2015 (scadenza 5 marzo).
Il primo prevede soggiorni di durata fino a tre mesi per 55 laureandi per consentire loro di svolgere un periodo di ricerca e studio, concordato con il proprio relatore, finalizzato a completare – o ad arricchire – la propria tesi e conseguentemente il proprio curriculum.
Il secondo selezionerà 250 laureati che vogliano svolgere un periodo di tirocinio in uno dei Paesi aderenti. Gli importi delle borse di studio a disposizione variano dai 550 euro al mese del Programma “Erasmus+ Tesi” ai 680 euro del Programma “Erasmus+ Traineeship”.
Nelle prossime settimane (precisamente il 2 marzo) è prevista l’emissione del bando “Erasmus+ Studio”, per i classici soggiorni di studio all’estero. Con risorse in parte garantite dalla Regione, l’Ateneo continua a rispondere alla grande esigenza di internazionalizzazione dei percorsi formativi: l’Università di Cagliari è uno degli atenei italiani in cui al tetto massimo dei 12 mesi consentiti per periodi di studio all’estero, ogni studente può sommarne altri 8 grazie al programma Globus (i cui bandi usciranno a breve, in questo caso con una dimensione non più solo europea, ma planetaria, grazie alle centinaia di accordi firmati in questi anni con atenei di tutto il mondo).
“E’ meglio conoscere l’Europa da subito con risorse messe a disposizione dall’Università e dalla Regione – ha spiegato Anna Aloi, responsabile del Settore Mobilità studentesca e attività relative ai programmi di scambio dell’Ateneo – piuttosto che pesare sulle famiglie quando si dovrà comunque fare i conti con la dimensione ormai internazionale del mercato del lavoro”. I dati del consorzio Almalaurea mostrano che gli studenti Erasmus trovano lavoro prima e percepiscono retribuzioni in media più alte di chi non aderisce ai programmi comunitari di mobilità studentesca.
Il numero delle borse a disposizione è stato ripartito tra i corsi di laurea in maniera proporzionale al numero degli iscritti, per partecipare alle selezioni è richiesto il livello B1 della lingua “di lavoro” nel Paese ospitante. Vastissimo il ventaglio di opportunità: dagli atenei firmatari di specifici accordi con Cagliari per “Erasmus+ Tesi”, alla possibilità di scegliere tra centri di ricerca, laboratori, ONG ed enti vari per “Erasmus+ Traineeship”. Presto on line la lista delle aziende che hanno ospitato stagisti negli anni scorsi, e – una volta selezionati i borsisti – l’Ufficio guidato da Anna Aloi li affiancherà per perfezionare gli accordi e seguire il soggiorno.