Ci sono nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, con Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark.
Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 m di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro). Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi.
Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard et al. 2016), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista BMC Biology (Danovaro et al 2016).
I risultati di questo nuovo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza.
Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).