Troppi anziani, centenari compresi, culle sempre più vuote e pensioni più basse d’Italia: la Sardegna sprofonda in una situazione difficile da recuperare. Tre, appunto, i fattori particolarmente critici: l’invecchiamento della popolazione, il basso tasso di natalità e le pensioni tra le più basse d’Italia. Sebbene l’isola segua il trend nazionale con una crescita dell’occupazione e una disoccupazione contenuta, le sue peculiarità demografiche, segnate da un alto numero di anziani (inclusi numerosi centenari) e da una natalità in calo, pesano maggiormente rispetto ad altre regioni. Questo quadro emerge dal XXIII Rapporto dell’Inps, presentato oggi a Cagliari.
Un dato particolarmente problematico riguarda l’importo delle pensioni, che in Sardegna è il più basso d’Italia, con una media di circa 1.240 euro mensili. Nel 2023, sono state liquidate circa 20.495 nuove pensioni, portando il totale a circa 425.000. Per quanto riguarda la distribuzione per genere, si osserva che l’incidenza delle prestazioni previdenziali è superiore tra gli uomini, con un divario che in Sardegna arriva al 20%.