Trenino Verde, nuraghe e musei: il turismo tra Marmilla e Trexenta

Godersi un viaggio a bordo del trenino verde e ammirare la ricchezza e la varietà di paesaggio dell’entroterra, camminare tra torri nuragiche e le vie dei centri storici dove il tempo pare essersi fermato. 


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Godersi un viaggio a bordo del Trenino Verde della Sardegna e ammirare la ricchezza e la varietà di paesaggio dell’entroterra, camminare tra torri nuragiche e le vie di centri storicidove il tempo pare essersi fermato, ascoltare antiche tradizioni raccontate dai musei: e tutto questo attraverso un unico servizio. 

 

L’accordo siglato tra il Comune di Mandas e il Comune di Barumini, operativo dal 1°gennaio 2017, ha infatti ad oggetto la definizione e la promozione di itinerari turistici che integrino le tratte percorse dal Trenino Verde della Sardegna sulla linea Mandas-Laconi con gli attrattori storico-culturali e paesaggistici ricadenti sul territorio dei due comuni firmatari. L’intento è proprio quello di  diffondere la conoscenza di tale patrimonio, aumentarne e migliorarne la fruibilità, ed incentivare di conseguenza un aumento dei flussi turistici verso questi territori, con particolare riferimento al turismo scolastico. 
 

A tale scopo, in fase di prima attivazione, i Comuni di Mandas e Barumini si sono impegnati ad acquistare, per la primavera, quattro corse del Trenino Verde per la tratta Mandas-Nurallao, che consentirà a diverse scolaresche della Sardegna non solo di addentrarsi e scoprire, in maniera suggestiva, la natura di questo territorio, ma anche di proseguire la propria giornata tra Su Nuraxi, Casa Zapata e Centro Lilliu di Barumini, e il centro storico di Mandas con la Casa museo “Is lollas de is Aiaiusu” e il Museo d’Arte Sacra “Peregrinatio Fidei”.

 
Si tratta di una “sfida”, un investimento fortemente voluto sul quale il sindaco di Mandas Marco Pisano e il sindaco di Barumini Emanuele Lilliu hanno voluto scommettere, nella convinzione che solo con l’integrazione di risorse ambientali e storico-culturali, ma anche con il dialogo e la condivisione di esperienze, sia possibile valorizzare i territori dell’entroterra e  generare sul lungo periodo esternalità positive non solo in ambito culturale, ma anche sociale ed economico.

 


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