Terremoto nella sanità cagliaritana: “Le grandi nomine negli ospedali rischiano di essere annullate”. Lo afferma Gianfranco Angioni, responsabile regionale della Usb Sanità: “Come se non bastassero le gravi criticità che stanno facendo collassare il Sistema Sanitario Regionale, la sentenza della Corte costituzionale n. 209 rende illegittimi tre articoli ( 2 sanati con la recente legge omnibus) della riforma sanitaria della Sardegna, approvata lo scorso anno in piena Pandemia e impugnata nel dicembre 2020 dal Governo. La sentenza chiarisce in maniera inoppugnabile che, i Direttori Generali devono essere individuati dall’elenco Nazionale, che identifica al proprio interno gli idonei a poter ricoprire la nomina di Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali delle Aziende Ospedaliere e degli altri enti del SSN. L’USB SANITÀ è stata da sempre contraria alla proroga dei Commissari Straordinari, essendo gli stessi “monchi” delle prerogative completamente assegnate ai Direttori Generali. Ad oggi gli atti espletati dai diversi Commissari Straordinari, privi delle caratteristiche normative e non inseriti nell’elenco Nazionale, ma nominati nella varie Assl della Sardegna, potrebbero essere annullati o addirittura essere impugnati presso la Corte dei Conti”.
Nel mirino dei sindacati, a questo punto, anche nomine eccellenti a Cagliari: “Sicuramente sarà anche da chiarire la nomina del Direttore Sanitario dell’AOU di Cagliari, considerato che il Commissario Straordinario, se pur inserito nella lista Nazionale, potrebbe non avere avuto la facoltà di nominare un Direttore Sanitario o un facente funzioni che aveva già compiuto all’atto della nomina i fatidici 65 anni. Proprio per quest’ ultima fattispecie l’USB SANITÀ si riserva di richiedere un parere al Ministero della Funzione Pubblica e al Ministero della Sanità al fine di vedersi chiarire se la nomina è da considerarsi conforme alla normativa nazionale. Non vorremmo trovarci un domani una macchina organizzativa azzoppata con degli atti amministrativi che potrebbero rivelarsi illegittimi sia nella forma che nel contenuto. Sicuramente le nostre prerogative, a differenza degli appetiti e delle aspettative di qualche Partito politico o di qualche sindacato compiacente, saranno mirate a ricercare i migliori fattori organizzativi ed economici , vedasi la continua richiesta della ripartizione a tutti i lavoratori, nessuno escluso, del Bonus Covid e il pagamento dei festivi infrasettimanali. Non ci saranno da parte dell’USB SANITÀ tentennamenti a rivendicare anche con incisività: le tutele e i diritti che devono essere garantiti al personale del ruolo sanitario, tecnico e amministrativo. Ancora con più forza continueremo a lottare affinché venga riportata la sanità alle sue prerogative, questo al fine di poter dare finalmente complete risposte ai bisogni e alle necessità dei pazienti”, conclude Gianfranco Angioni della Usb Sanità.