Tassa di soggiorno a Cagliari, B&B: “Costretti a rialzare i prezzi dopo le prenotazioni, danno di immagine”

Lettera degli imprenditori al sindaco Truzzu: “La tassa introdotta all’improvviso a stagione iniziata sta creando il grave problema di dover comunicare agli ospiti che hanno prenotato prima dell’introduzione della tassa un rialzo del costo del soggiorno”. Uno sfregio all’immagine di Cagliari città turistica


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Dopo gli albergatori anche i titolari dei Bed & breakfast protestano contro la tassa di soggiorno. La decisione del Comune di Cagliari di introdurre il balzello per i turisti in arrivo in città dal 1 luglio 2021 ha lasciato perplessi tutti i soci della storica associazione cittadina Domus Karalitanae (dal 2004 Associazione dei B&B e altre Strutture Ricettive extra alberghiere di Cagliari e Province della Sardegna). I titolari sono stati costretti a rialzare i prezzi dopo le prenotazioni: un sfregio all’immagine di Cagliari città turistica.

 

“In particolare ci chiediamo come mai, pur essendo i rappresentanti delle categorie che ospitano più turisti in città e pur essendo coloro che saranno incaricati della responsabilità di riscuotere la tassa, nessun nostro rappresentante sia stato convocato in Consiglio il giorno della discussione della sua introduzione”, scrive in una lettera spedita al sindaco Paolo Truzzu, Luigi Trudu presidente di Domus Karalitanae

 

“Di fatto abbiamo appreso la notizia della tassa solo dai mezzi di comunicazione, a cose fatte”, aggiunge, “iIn questo modo ci è stata tolta ogni possibilità di esporre le nostre obiezioni ma anche suggerire, da esperti del settore, qualche possibile buona idea senz’altro di possibile utilità comune.

A questo proposito ne approfittiamo per segnalare una questione pratica molto spiacevole: la tassa introdotta all’improvviso a stagione iniziata sta creando il grave problema di dover comunicare agli ospiti che hanno prenotato prima dell’introduzione della tassa un rialzo del costo del soggiorno. Crediamo”, conclude, “che lei possa immaginare i problemi e il danno che questo cambio successivo sta creando sia alle strutture ricettive che all’immagine stessa della Cagliari”.


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