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Sull’aumento del 15% della tassa Tari a Cagliari scoppia la prima guerra, tutta politica, della terza consiliatura di Massimo Zedda. Il sindaco ha annunciato la stangata (QUI la notizia), prevista da settembre e data per certa se non arriverà una mano dalla Regione: “L’aumento è colpa della vecchia Giunta”, cioè dei cinque anni in cui il capoluogo è stato amministrato dal sindaco Paolo Truzzu. Tempo poche ore e arriva la replica di Pierluigi Mannino, consigliere comunale dello stesso partito dell’ex primo cittadino, Fratelli d’Italia, riconfermato tra i banchi di palazzo Bacaredda: “La consiliatura non è ancora ufficialmente iniziata ma già si mettono le mani avanti e si dà la colpa dell’aumento della tari alla giunta precedente, approvato invece dalla commissaria nominato dalla giunta Todde, di cui il partito dell’attuale sindaco fa parte. Nei cinque anni precedenti si è ridotta la tari del 15%, nonostante un appalto blindato di 7 anni firmato dall’attuale sindaco, che oggi ripropone uno schema, quello del dare la colpa a chi l’ha preceduto, che non porta bene. Noi abbiamo operato cercando di salvaguardare famiglie e attività produttive ora tocca a loro farlo”, afferma Mannino.
“E partono avvantaggiati anche per il prossimo bando visto che con la deliberazione della giunta dello scorso 25 marzo si sono date le linee guida per migliorare il servizio con, ad esempio, il ricorso a nuovi strumenti e modifiche organizzative volte a incrementare l’efficienza dello spazzamento manuale, meccanizzato e del lavaggio di piazze e marciapiedi, il potenziamento degli strumenti di controllo delle attività svolte dal gestore del servizio di raccolta, l’introduzione del lavaggio periodico dei marciapiedi, cosa di cui si è notata l’assenza, l’incremento medio dei giorni di spazzamento dei marciapiedi e delle piazze, l’inserimento nell’appalto della pulizia delle aree verdi e l’aumento dell’attuale dotazione di isole ecologiche informatizzate. Questa”, chiosa il consigliere, “è l’eredità lasciata dalla nostra amministrazione”.