Pronti soccorso intasati e personale stremato, gli ospedali finiscono ko anche per la presenza dei turisti. Salvatore Manca, presidente Simeu: "Tanti dottori si sono specializzati in Sardegna e poi sono tornati nelle loro regioni. Le visite a pagamento riducevano le liste d'attesa, è gravissimo che ci sia chi ha deciso di bloccare i ricoveri perchè, così, i malati sovraccaricano chi lavora nei pronti soccorso". GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
In Sardegna si registrano oggi 963 ulteriori casi confermati di positività al COVID, addirittura meno 4 nelle terapie intensive e ci sono 500 guariti in più dei nuovi contagiati. Resta molto alto però il numero di 11 nuovi decessi, che in genere nelle ondate del Covid è l'ultimo a calare.
L’ascesa impietosa del virus travolge anche gli ospedali di tutt’Italia, mentre in Sardegna – anche in vista dell’ondata di turisti in arrivo – si ipotizza la riapertura degli ospedali Covid. L’appello dei virologi: stop al concerto dei Maneskin, una follia con 70mila persone
Il bollettino di oggi riporta un incremento di casi ma per fortuna non ci sono nuovi ingressi in ospedale. Un solo decesso, si tratta di un uomo di 97 anni
La nuova fotografia scattata dal report settimanale dell’istituto superiore della sanità dimostra come il virus colpisca proprio fasce di età finora meno esposte. Anche sul fronte ricoveri: il tasso di ospedalizzazione dei malati di Covid è stabile in tutte le fasce d'età ad eccezione della fascia sotto i 5 anni in cui risulta in aumento. In questa fase, la fascia d’età con meno contagi è quella degli over 80
I positivi al virus potranno essere curati a casa, dopo la comunicazione ai medici di famiglia arriva la conferma dell'assessore Nieddu: "Scelta, non obbligo. Lo fanno già centinaia di medici in tutta Italia". Ma scoppia la polemica politica
Contemporaneamente, sono riprese le attività di ricovero in Neurochirurgia al Marino che erano state sospese per rendere disponibili posti letto ortopedici supplementari
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