Il Governo vuole andarci piano. E' molto probabile che si rinnovi lo stop - da metà gennaio - anche delle attività di palestre, piscine, cinema e teatri. Fonti di governo precisano che "si deciderà anche sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l'Epifania"
Maxi protesta in via Roma di gestori, allenatori e coach, imbufaliti e disperati dopo il nuovo stop di Conte: "Da noi zero contagi, come potremo guadagnarci il pane? Speriamo che almeno Solinas possa fare qualcosa"
Domani manifestazione davanti al consiglio regionale in via Roma: “Malgrado i rimborsi ricevuti, non equi rispetto alle reali perdite, rischiamo di perdere un altro anno accademico di lavoro mandando al lastrico intere famiglie che hanno fatto dello Sport il proprio mestiere"
Poco fa l'annuncio su Fb: "Malgrado i rimborsi ricevuti, non equi rispetto alle reali perdite, rischiamo di perdere un altro anno accademico di lavoro mandando al lastrico intere famiglie che hanno fatto dello Sport il proprio mestiere. Ci vediamo mercoledì davanti al consiglio regionale"
Un coro di rabbia contro la decisione del governo Conte di chiudere palestre e piscine, ecco il cartello comparso oggi in una piscina che esiste da 19 anni e lascerà 56 addetti da domani senza lavoro
Alla fine è arrivata nel nuovo Dpcm anche la decisione sullo sport: palestre e piscine restano aperte ma solo per una settimana, entro una settimana dovranno però adeguarsi totalmente ai protocolli di sicurezza. Le parole di Conte
Un altro decreto la prossima settimana, con una nuova stretta: in caso di aumento dei contagi del virus si tornerà a pensare di anticipare la chiusura di bar e ristoranti e a limitare drasticamente la presenza anche nelle palestre, così come sarà fortemente limitata la presenza nelle feste private
VIA LIBERA ALLE PALESTRE- Le associazioni risponderanno per l’osservanza dei protocolli in materia Covid, mentre la Città Metropolitana vigilerà affinché vengano rispettati
“Io mi unisco ai loro appelli, perché è fortissimo anche il disagio di decine e decine di società sportive, e così delle più note associazioni cittadine dedite allo sport” afferma Marcello Polastri, presidente della Commissione sport e patrimonio del Comune di Cagliari, che domani invierà l’ennesimo sollecito ai dirigenti scolastici affinché possano presto riaprire le palestre al mondo dello sport cittadino
La protesta di una mamma cagliaritana a Casteddu Online: "Il comune di Cagliari non assegna le palestre scolastiche, nonostante le graduatorie siano pronte, le piscine iniziano i lavori adesso che l’attività dovrebbe ripartire per la nuova stagione… insomma un settore al collasso che non riesce a vedere la luce?"
L'annuncio ad Assemini: "Successivamente con la ripartenza della Scuola sarà possibile definire l’uso, in condivisione con le Dirigenti, delle palestre"
Regole rigidissime nelle palestre cagliaritane che riaprono lunedì ai tempi del Covid: sarà misurata la febbre, si dovrà autocertificare ogni volta di non essere positivi, due ore per allenarsi e fare la doccia con massimo 8 persone negli spogliatoi, prenotare rigorosamente gli allenamenti. E all'ingresso scarpe sempre diverse e apposite, rispetto a quelle utilizzate per arrivare
Anche a Cagliari e in tutta Italia i centri sportivi in agonia, temono che a giugno col caldo in tanti non si iscrivano più: "Decine di migliaia di strutture in ogni angolo del Paese con le spalle al muro da settimane. Piegate dal Coronavirus e martoriate dal lockdown. "Adesso basta, non ce la facciamo più. Fateci lavorare. Riaprire a giugno, o dopo, non si può"
La proposta in consiglio comunale: sì anche all’attività motoria in tutta la città e alla trasformazione dei parchi pubblici in palestre a cielo aperto
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