I requisiti minimi per lavorare a contatto con i turisti? Spesso non ci sono, eppure trentenni ma anche sessantenni fanno colloqui coi titolari di hotel anche lussuosi, sperando di essere scelti. Massimo Nioi del Bouganville di Villasimius: "Senza reddito di cittadinanza tante richieste, ma mancano esperienze e umiltà". Maurizio Immacolato del Pitrizza: "Fatico a trovare personale anche garantendo 1400 euro netti più Tfr, tredicesima e quattordicesima". VIDEO INTERVISTE
È partita la caccia ai posti di lavoro per l'estate, sui social sono decine le richieste da arte di stabilimenti balneari e ristoranti: "Colf o addetti alla reception ma il contratto è a tempo determinato". Nulla di eterno, quindi, e ai giovani sardi si aggiungono "rivali" del sud Italia. E, nonostante la crisi, anche a Cagliari ci sono ristoranti che cercano nuovo personale
Giacomo, 24 anni, e Samuele, di 25, sono la coppia di dipendenti di Grotta Marcello aggredita in piazza Giovanni: "Uno dei balordi ha detto di essere dominicano e pregiudicato, l'altro, ubriaco, ci ha puntato un coltello alla pancia". Sono stati entrambi colpiti con pugni e calci e rapinati. Trauma facciale per il 24enne, cerebrale con mini commozione per il 25enne: "Stavamo rincasando dopo il lavoro, non è normale non poter camminare tranquilli. Pensavamo che almeno il rione di San Benedetto fosse tranquillo"
Sui social fioccano le richieste, anche di ultraquarantenni abituati a girare tra tavoli e cucine di ristoranti, hotel e villaggi. E disposti ad attraversare il mare. Nino Gennarelli, 46enne molisano: "Ventotto anni di carriera, so sporzionare pesce ed essere rapido nel servizio, parlo inglese e francese". Fulvio Cascella, 43enne campano: "Esperienze a Bergamo, Milano e Como. Sono chef de rang, so vendere i miei piatti e trattare bene i clienti. La Sardegna mi affascina"
Estate 2023 alle porte, fioccano gli sos dai ristoranti ai chioschi agli hotel. Gli stipendi sono buoni, difficilmente sotto i 1200 euro: "Ma non ci sono professionisti", attacca Fausto Mura di Federalberghi, "solo ragazzini che pensano a intascare qualche soldo per farsi la stagione, così si perde la qualità. Al posto del reddito di cittadinanza va aumentata l'indennità di disoccupazione"
I più fortunati scavallano i mille euro, ma tra bar e centri commerciali c'è anche chi è "vittima" dei contratti a chiamata e paga oraria. Alessandro Marongiu: "Con mille euro pochi anni fa eri benestante, oggi o hai un tetto sicuro o sono grossi problemi: e 9 euro l'ora sono un miraggio". Mario Dessì: "Sono cameriere e cuoco, il mio stipendio è diventato come quello, misero, di un operaio: impossibile fare altro dopo 8 ore di lavoro"
C'è chi non ha mai avuto un lavoro e, da sempre, chiede aiuti. Ma la platea dei bisognosi, nelle ultime settimane, è cresciuta tantissimo. Eleonora Galia: "Mamme senza vestitini e giubbotti per i loro bimbi, famiglie in difficoltà perchè non hanno il nebulizzatore per l'aerosol". Roberto Carrus: "Tante ragazze cadute in disgrazia che vivono sulle panchine. Stiamo anche aiutando una donna incinta che, col marito, vive in un campo"
Non tutti i ragazzi accettano di stare a casa col bonus del Governo. C'è chi, disoccupato, cerca lavoro nella ristorazione. Michela, 26enne di Capoterra: "Ho già fatto stagioni, per 8 ore al giorno voglio almeno 50 euro". Nabil, 32enne tunisino: "Pronto a venire a Cagliari e fare il cameriere e costruirmi un futuro, in Belgio ho già lavorato in una pizzeria"
L’estate alle porte tra salti mortali e difficoltà per i ristoratori che cercano personale. Sifen Sifenji: “1200 euro solo per iniziare, qualcuno ha fatto la prova e ha rinunciato perchè ha il reddito di cittadinanza”. Maxwell Frongia: “Il reddito è una delle cause della carenza di personale, assurdo accontentarsi di 780 euro quando lavorando, con uno staff armonioso e unito, puoi prenderne 1400”. Raccontateci le vostre storie a WhatsApp Casteddu: 3807476085
Colloquio fatto, documenti per l'assunzione già compilati dai ristoratori ma, poi, nemmeno un giorno di lavoro. In città sono numerosi i casi di giovani sardi che hanno rinunciato a lavorare nei locali. Agostino Sassone: "5 giorni alla settimana e 1200 euro rifiutati. Ho assunto un argentino". Luigi Dedoni: "Si fanno avanti, gli proponiamo il contratto sicuro e spariscono, lasciandoci in enorme difficoltà: da me lavorano spagnoli e anche kirghisi". GUARDATE il VIDEO
Lavoro, che c'è, e personale, che manca. Il racconto di Gianni Murru, titolare di uno stabilimento con ristorante al Poetto: "Cerco 4 camerieri esperti che sappiano prendere ordini e servire. L'estate scorsa mi dicevano in faccia che rifiutavano per non perdere il reddito di cittadinanza, quest'anno non si presentano direttamente: assurdo"
La Polizia Locale li ha multati per lo scorretto utilizzo della mascherina obbligatoria; per loro è scattata la sanzione amministrativa pecuniaria di 400 €. Per un esercente l'attività di somministrazione sito nel quartiere Marina, è invece scattata la sanzione amministrativa di 500 € e la segnalazione al Servizio comunale competente per la sospensione dell'autorizzazione, perché in orario vietato vendeva bevande alcoliche per asporto
Poche “coccole” ai vacanzieri, e c’è anche chi sostiene che una buona parte della colpa sia dei camerieri poco “internazionali”. Ma loro si difendono: “Il nostro lavoro è importante come quello di un infermiere, anche noi aiutiamo le persone. Ci spacchiamo la schiena ogni giorno ma garantiamo professionalità”. E voi cosa ne pensate?
In trecento al primo giorno di colloqui al Bingo Karalis per un posto da cameriere, senza conoscere nè le stipendio nè il contratto. Si presentano persino molti laureati e molti imprenditori
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