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La quinta edizione sangavinese della manifestazione “Monumenti Aperti”, svoltasi nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 maggio, si è collocata decisamente nel solco positivo tracciato dalle precedenti esperienze, destando l’oramai consueto vivo interesse dei visitatori, i quali hanno partecipato numerosi a un evento che può giovarsi di un certo know-how organizzativo così come di una solida competenza gestionale maturata sul campo.
Nonostante il tempo piuttosto inclemente, che non ha regalato due radiose giornate di sole, l’affluenza di visitatori e turisti alla kermesse di quest’anno è stata notevole, giungendo a una cifra di circa 3000 visite complessive, confermando nuovamente il suo profilarsi di diritto come uno degli avvenimenti di maggior richiamo all’interno del panorama culturale di San Gavino Monreale e del Medio Campidano tutto.
Quest’anno i monumenti da visitare sono stati 11, con le due grandi novità rappresentate dalla Casa Mereu, architettura alto borghese a palattu del primo Novecento in stile liberty, e dalla Chiesa di Santa Maria del Bambin Gesù, dedicata alla religiosa di Lisieux e in stile moderno.
Il sito più visitato risulta essere la chiesa di San Gavino Martire, come di consueto, in quanto il “pantheon arborense” ospita contestualmente i festeggiamenti del santo omonimo, la caratteristica processione, nella quale spicca l’abilità de “S’Orberi”, le degustazioni enogastronomiche e le serate musicali/folcloristiche.
Seguono, per numero di visite, la summenzionata Casa Mereu; il convento di Santa Lucia, con il suo splendido chiostro basiliano; la Fonderia, simbolo del moderno sviluppo del paese; la chiesa di Santa Teresa, la seconda novità di quest’anno; il Museo Dona Màxima, vetrina invece dell’antica tradizione locale; le due chiese di Santa Croce e di Santa Chiara; il museo Due Fonderie, che racconta l’impatto sociale sul territorio determinato dalla realtà industriale; l’archivio storico, che testimonia la vita del paese a partire dal Settecento; e infine la collezione Delunas, raccolta di cimeli sportivi di squadre locali e regionali.
Il festoso clima che si è respirato durante la manifestazione e il grande spirito di collaborazione a appartenenza registrato ormai contraddistinguono la comunità in occasione dei diversi eventi di una certa caratura. La cittadinanza è molto attiva e l’intesa attività artistica sta letteralmente trasformando l’aspetto di San Gavino Monreale, il quale può di diritto aspirare a presentarsi ora come un vero e proprio “paese dei murales”, tant’è vero che è stato allestito per i visitatori un itinerario tematico incentrato proprio su di essi.