Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Il tentativo di copiare è vecchio quanto la scuola. Dai bignami in tasca alle cartuccere legate in vita fino agli smartphone: sono solo cambiati gli strumenti. Individuare i giovani virgulti della truffa non è semplice neppure tra i banchi, figurarsi adesso che l’aula è diventata digitale e il professore è lontano chilometri. Ci sono però dei sistemi che leggono i volti per tentare di capire se c’è qualcuno che suggerisce, se l’attenzione degli studenti è in calo o se è il caso di verificare “un’emozione sospetta”. Passare nel giro di qualche anno dal cassino al riconoscimento facciale non è mica poco. Però è una delle strade possibili.