Studenti, blitz nella notte a Cagliari: “Tagliate le borse di studio”

Clamoroso blitz nella notte di Unica 2.0 sotto il palazzo della giunta regionale: “Mille studenti a Cagliari non avranno più la borsa di studio, sono stati cambiati di colpo i parametri economici”


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Questa notte il blitz di UniCa2.0 sotto il palazzo della giunta regionale in viale Trento, per denunciare e attirare l’attenzione di istituzioni e cittadinanza sul tema del diritto allo studio.

Con l’applicazione del dpcm 159 circa un migliaio di studenti universitari non potranno accedere al bando “borse di studio alloggi”. “Con la modifica delle modalità di calcolo dei parametri ISEE ed ISPE- dicono gli studenti- tantissimi studenti si sono ritrovati essere considerati “più ricchi”, pur non avendo modificato la loro situazione economica rispetto all’anno precedente. Si crea pertanto una particolare condizione in cui il problema della categoria idonei non beneficiari viene sostituita con quella di studenti non inseriti in alcuna graduatoria, che non potranno neanche avere accesso alle agevolazioni previste per coloro che, pur non avendo i mezzi, meritano di vedersi garantito il diritto di intraprendere o proseguire il percorso universitario.

LE RICHIESTE. Attribuiamo precise responsabilità politiche alla Giunta Regionale, non abbiamo infatti mancato di segnalare alle istituzioni quale condizione si sarebbe potuta verificare al momento dell’entrata in vigore dei nuovi parametri. Gli indicatori regionali del diritto allo studio rivelano una condizione impietosa: importi delle borse di studio più bassi d’Italia, soglie ISEE d’accesso ai bandi Ersu tra le più basse d’Italia, sempre meno studenti universitari iscritti nei due atenei sardi, sempre più studenti che scelgono di emigrare per poter studiare, sempre meno posti alloggio nelle città universitarie, sempre meno fondi per garantire il diritto allo studio. Chiediamo un innalzamento delle soglie ISEE, attualmente le più basse d’Italia, per garantire ad un numero sempre più ampio di studenti di vedersi riconosciuti diritti sanciti dalla costituzione. Chiediamo un fondo straordinario per dare risposte concrete agli esodati del diritto allo studio, parallelamente ad un impegno politico che faccia valere le ragioni della Regione Sardegna nella Conferenza Stato-Regioni.


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