Una giovane vita, l’ennesima nell’Isola, spezzata da un tumore fulminante. Guspini è sconvolta per la morte di Alessandro Sanna: aveva appena 17 anni, sino a poco più di un anno fa aveva giocato nell’Asd Guspini Calcio, studiava all’istituto tecnico Buonarrotti e amava, oltre al pallone, la musica. Il suo cuore si è fermato nel reparto di Neurochirurgia del Brotzu due giorni fa. Stava male da qualche mese, ma la situazione è peggiorata nelle ultime otto settimane. Alessandro lascia i genitori (Antonio, impiegato in un’impresa elettrica e Gigliola Podda, casalinga) e un fratello più grande, Lorenzo. Oggi il funerale nella chiesa di San Giovanni Bosco. È proprio la madre, distrutta dal dolore, a ricordare Alessandro: “Un ragazzo sempre allegro, gli piaceva tantissimo cantare e, sino a quando non aveva avuto problemi di salute, il calcio. A settembre era stato male”. Un forte mal di testa, il ricovero all’ospedale e poi le dimissioni. Tanto che il 17enne aveva ripreso a fare la vita di tutti i giorni. La situazione è peggiorata “negli ultimi due mesi, aveva un tumore al cervello. I medici ci hanno dato tutte le spiegazioni possibili, non c’era nulla da fare”, dice la donna.
Choc anche da parte dell’Asd Guspini Calcio, il presidente Antonio Serpi spiega che “nella prossima gara, in programma domenica contro la Frassinetti Elmas, anche la squadra avversaria porterà dei fiori per omaggiare Alessandro. Esprimo la massima vicinanza ai familiari”. La guida tecnica della squadra, Alessandro Melis, non ha quasi parole: “Era anche rientrato a scuola dopo la prima dimissione dall’ospedale, poi si è sentito male domenica scorsa. Ha giocato con noi sino a quando non c’è stata l’emergenza Covid, nel ruolo di esterno destro”. Il sindaco di Guspini, Giuseppe De Fanti, sarà presente al rito funebre: “La morte improvvisa di un giovane colpisce molto tutta la nostra comunità. Siamo addolorati e senza parole, ci stringiamo attorno ai genitori, al fratello e ai parenti di Alessandro Sanna”. A officiare il funerale, animato dal coro parrocchiale, sarà don Claudio Marras, che ha già preparato una toccante omelia. Tra le righe si legge: “Eccoci qui, Signore, ancora una volta davanti a te! È grande il dolore che ci sovrasta, e ci vince. Alessandro è già davanti a te, con i suoi 17 anni e qui, su questa terra, la sua assenza congela le nostre parole”, “Una vita che doveva ancora crescere, che invece si è spenta; una vita giovane e forte; una vita che era una promessa, una bellissima promessa di primavera e di speranza”, “E non sarà difficile amare Alessandro per gli inquilini del Paradiso, che resteranno colpiti dalla sua persona: anzitutto per il suo volto sorridente, quante persone hanno visto quel bellissimo sorriso che esprimeva la sua voglia e la sua gioia di vivere”.