Strade, Anas addio: la proposta dei Riformatori

La competenza passa interamente sotto il controllo della Regione Sardegna: una rivoluzione a costo zero


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Strade, Anas addio: la competenza passa interamente sotto il controllo della Regione Sardegna e si eviteranno i pasticci e i ritardi nei lavori e nella gestione della rete stradale, come quelli che si sono registrati sulla 131 (dove i lavori sembrano non finire mai) e sulla Sassari-Olbia (che sembra avviata verso un destino analogo). E’ questo l’obiettivo della proposta di legge dei Riformatori sardi, che regionalizza l’intera rete viaria strada. In questo modo si ottengono quattro risultati: si saprà chi ha la competenza sulle strade e non ci potrà più essere rimpallo di responsabilità tra Regione e Stato, passeranno all’amministrazione centrale tutte le strade di competenza delle defunte Province ma anche – con una norma di attuazione dello Statuto – anche quelle classificate come nazionali (131, Orientale Sarda, Sassari-Olbia, etc), non si creano nuove agenzie o strutture esterne con carrozzoni inutili ma la competenza sarà di un dipartimento dell’assessorato regionale dei Lavori Pubblici.

La rete di viabilità sarda, la cui gestione sarà affidata al Dipartimento della Viabilità sarda, sarà classificata in tre diverse tipologie:

strada regionale di classe 1 : costituita dall’intera rete viaria attualmente classificata rete stradale nazionale la cui estensione è complessivamente di 1.029 chilometri;

strade regionali di classe 2 : costituita dall’intera rete viaria ancora oggi in gestione ANAS ma che fin dal 1999 sarebbe dovuta essere affidata alla competenza della Regione Sardegna , in attuazione del Decreto Legislativo n.112/99, la cui estensione è di 1.879,5 chilometri ;

strade regionali di classe 3 : costituita dall’attuale rete viaria provinciale la cui estensione è di 6.000 chilometri . Molti dei tracciati delle attuali strade provinciali si sovrappongono a più province e una gestione regionale consentirà una razionalizzazione e ottimizzazione degli interventi.

Per quanto riguarda la classe 2, come si vede, siamo già in ritardo di 15 anni: soltanto la Sardegna e la Sicilia non hanno competenza su questo tipo di strade. Ma la vera novità sarà il trasferimento anche delle altre due classi: la 1, le strade classificate come nazionali, e la tre, vale a dire quelle provinciali. Sarà un vero e proprio salto di qualità che ci metterà al pari della Regione che da questo punto di vista è più avanti di tutte in Italia: il Trentino Alto Adige.

In questo modo la regia sulla rete viaria sarà unica e non assisteremo più ai vergognosi rimpalli di responsabilità: i sardi hanno il diritto di avere strade che funzionino in tutta la Sardegna.

I sardi avvertono una insopportabile e non più tollerabile ingiustizia sul problema della situazione viaria in Sardegna , in primo luogo dettato dalle condizioni di insularità e mancata attuazione di una effettiva continuità territoriale, poi dal deficit infrastrutturale che ci pone ultimi nella graduatoria nazionale con un rapporto (Km viari/ superficie territoriale) quasi da terzo mondo, con appena 50 Km di rete ogni 100 Kmq. Si pensi che fatto 100 l’indice della dotazione fisica dell’Italia della categoria strade ed autostrade , quello della Sardegna è di appena (41,3), con sensibili scarti rispetto al mezzogiorno ( 70,5) al centro (105,3 ) al Nord-Est con (110,4) e al Nord-Ovest dell’Italia (129, 9) .