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Al Dog Hotel, canile rifugio, tante donazioni per affrontare al meglio la stagione invernale oramai alle porte. Giungono da tutto l’hinterland e fanno parte di un corredo che magari non serve più oppure di chi ha attraversato il ponte dell’arcobaleno: gli ospiti non mancano mai, tra chi parte a chi arriva c’è sempre un via vai di zampe e code in movimento. Ed ecco così che si pensa anche agli animali, al fine di dimostrare affetto e fratellanza verso ogni specie di essere vivente. Ancora non c’è tanto freddo, ma le scorte sono pronte per essere utilizzate e condivise: “Spesso condividiamo il materiale ricevuto regali con altri rifugi” spiegano gli addetti del canile.
Regali preziosi che scaldano il cuore e la pelliccia di chi ha visto l’inferno: molto spesso abbandonati e rinvenuti quasi senza forze, ecco chi sono gli ospiti del rifugio. Occhi tristi che parlano da soli, come quelli di Cesare: arriva da Capoterra, “ciò che resta di un cane”. Ora è al sicuro e “faremo di tutto per farlo ritornare bellissimo”. Appallottolato nella copertina, un mucchietto di pelle e ossa, triste più che mai. Come Cesare tanti altri, che possono però contare sulla generosità di chi ha a cuore il benessere animale.