Simona, parrucchiera di Quartucciu beffata: “Negozio artigianale, niente sconto sull’affitto”

Forbici e phon sono fermi dallo scorso otto marzo e Simona Angioni, 34 anni, osserva la sua cassa, vuota: “Il mio locale non è di tipo commerciale, tra affitti e bollette devo spendere migliaia di euro: sto pian piano consumando i miei sudati risparmi”


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Passa tutto, a quanto pare, per la tipologia del locale: “Artigianale” e non “commerciale, come molti altri qui a Quartucciu”. E quindi, l’aiuto-sconto del sessanta per cento previsto dal Governo per l’affitto non potrà essere utilizzato da Simona Angioni, parrucchiera di trentaquattro anni. Anche lei è ferma dai primi di marzo, “esattamente dall’otto, sono a casa anche la mia socia e la nostra unica dipendente”. Tutto bloccato per l’emergenza Coronavirus, incassi pari a zero e solo spese: “Pago 500 euro di affitto per il negozio e altri cinquecento per l’affitto di casa, più le bollette”, spiega la donna. Che si sente, nei fatti, beffata: “Non posso avere l’aiuto economico per l’affitto del locale nel quale lavoro perchè non è di tipo commerciale. Penso a tutte le persone che si trovano nelle mie stesse condizioni, per colpa di questo cavillo non rientro nell’agevolazione prevista dallo Stato”.
Tuttavia, la parrucchiera sa che si può consolare “con i seicento euro. Li ho già chiesti ma non mi sono ancora arrivati, li utilizzerò per pagare, in parte l’affitto. Anche io sto dando fondo ai miei risparmi”, confessa, “avrei anche dovuto far partire dei lavori nel mio salone, per modificarlo. Adesso non potrò più fare nulla”. Dubbi, invece, sulla possibile richiesta di prestito: “Non so se lo farò, si tratterebbe di un ulteriore indebitamento”.


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