Si è ammazzato il filippino arrestato ieri a Cagliari per violenze sulla moglie

L’uomo si è buttato dal settimo piano del Brotzu dove era ricoverato. La donna, 34 anni, stava per essere allontanata dalla casa dove viveva con altre famiglie di filippini: si era rivolta più volte all’associazione Luna e Sole per le violenze subite dal marito davanti ai figli


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Si è gettato dal settimo piano dell’ospedale Brotzu e si è tolto così la vita il filippino arrestato ieri dai carabinieri dopo aver aggredito la moglie con una bottiglia di vetro in una casa del centro a Cagliari. I due vivevano insieme ad altre coppie di filippini e lavoravano insieme come badanti, hanno due figli di uno e sette anni. La moglie, 34 anni, è ricoverata in ospedale in gravi condizioni: altre volte aveva chiesto aiuto per le violenze subite all’associazione Luna e Sole Onlus, che offre assistenza alle donne vittime di violenza.

Secondo quanto è stato riferito dagli esponenti dell’associazione che assistono la donna, l’aggressione è stata estremamente brutale, e ha preceduto di poche ore l’allontanamento protetto dalla donna, insieme ai figli, dalla casa dove subiva regolarmente violenze quasi sempre davanti ai figli.


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