Un amministratore di sostegno può richiedere l’interruzione di terapie che tengono in vita un paziente in stato vegetativo irreversibile una volta accertata la volontà a suo tempo manifestata in quella direzione dallo stesso malato. L’intervento del giudice si rende necessario solo se c’è un’opposizione da parte del medico a procedere al distacco dai trattamenti di sostegno vitale. CONTINUA A LEGGERE SU AGI.IT