Il bullismo non si combatte ma si previene: con questo slogan è partito il percorso che ha la finalità di educare e affrontare il delicato tema sin dai primi anni dei bambini. “Parlarne sin dai primissimi anni della scuola primaria significa contribuire alla costruzione di personalità consapevoli del se’, nel rispetto del sé e dell’altro” espone la “Scuola Debullizzata Progetto”.
Leggere, riflettere, dialogare e rappresentare “a colori” sentimenti ed emozioni in forma creativa sono le basi dalle quali si parte.
Il tentativo di “debullizzare” la scuola, parte dall’esigenza di creare un sistema dove siano i ragazzi, e non solamente i docenti, ad impegnarsi in prima persona per affrontare il problema.
Il progetto si basa su un lavoro scaturito in un libro scritto da Salvatore Bandinu dal titolo “La scuola debullizzata: il bullismo uccide anche d’estate. Manifesto per una nuova ecologia scolastica” che rappresenta il cuore di tutte le azioni e degli interventi indicati nelle linee-operative. Proprio perché l’autore ha interpretato questo percorso educativo- culturale come una vera e propria “missione”, in piena linea con gli intenti e le finalità perseguiti dall’Associazione Antimafie Peppino Impastato di Tempio”, lo stesso ritiene fondamentale che, qualora il progetto fosse adottato dalla scuole, venisse preceduto dalla presentazione del libro.
Ispirato direttamente e profondamente dalle azioni e dal coraggio di Peppino Impastato, morto per mano mafiosa a Cinisi nel 1978, questo lavoro ha come unica finalità, non quella di puntare il dito sui giovani, ma di svegliare le coscienze degli adulti per invitarli a recuperare il prezioso ruolo di testimoni, da troppo tempo smarrito o dimenticato.