“Abbiamo già pregato e lo faremo ancora. Come prassi, in questi casi, prima dello spettacolo suggeriamo un minuto di silenzio in memoria dei problemi riferiti”. Il dramma che ieri ha colpito Sestu non ha di certo lasciato indifferenti i cittadini che, affranti dal dolore, si sono chiusi in un silenzio rispettoso verso la famiglia del giovanissimo 16enne rinvenuto morto a Cagliari, nel mare tra Su Siccu e Sant’Elia. Una tragedia avvolta ancora da tanti punti oscuri che potrebbero essere svelati domani dopo l’autopsia. Intanto si piange per quel figlio di tutti e i festeggiamenti in onore del Santo, non rinviati, hanno creato non pochi malumori tra i residenti. Sui social sin da subito è stata chiesta la sospensione della festa, come accaduto a carnevale quando, poche ore prima della sfilata, un altro giovane del paese era deceduto a causa di un grave incidente stradale. Ieri no, la musica è rimbalzata come previsto e in tanti hanno espresso un commento contrario a questa decisione.
“Oggi la nostra comunità piange la tragica scomparsa di un ragazzo di soli 16 anni, strappato troppo presto alla vita da una disgrazia che ha sconvolto tutti noi. In un momento così doloroso, ci saremmo aspettati rispetto, silenzio e vicinanza alla famiglia distrutta dal dolore.
E invece… si festeggia.
Si va avanti con musica e festeggiamenti come se nulla fosse.
Vergognoso. Come possiamo parlare di comunità se non sappiamo fermarci davanti a una tragedia simile? Il silenzio, oggi, sarebbe stato il gesto più umano.
Chi doveva decidere ha scelto altro” si legge. Nessuna accusa contro nessuno, viene anche specificato, semplici ma precise riflessioni che hanno comunque richiamato l’attenzione e il consenso di tanti che, spontaneamente, hanno deciso di non prendere parte alla festa. Dal palco il comitato ha espresso parole di vicinanza per questa grave perdita che ha colpito tutta la comunità.