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Un baby campione in sella alla sua moto, sin da quando aveva un anno il rombo dei motori per Alessandro è stata un’attrattiva entusiasmante: ora corre già in pista con papà Davide e i video delle sue avventure ottengono anche oltre 10 milioni di visualizzazioni. Il papà: “Una passione che gli ho tramandato, a due anni, con quella elettrica, già sgasava”. Ha le idee chiare Alessandro, 4 anni compiuti a maggio, che, con il casco in testa quasi più grande di lui, ha fatto ben capire, a mamma e papà, qual’è la strada che vuole percorrere, quella con le moto. “Io ho una moto e lui, da quando aveva un anno, piangeva perché voleva salire”. È così che il suo primo mezzo è giunto come un gioco, ma per Alessandro niente era diverso rispetto a quella di papà. Il piccolo sa ciò che vuole e non ha esitato a mettere le cose in chiaro in famiglia che ha coltivato la propensione accentuata verso le due ruote e appoggiato la sua voglia di giocare con le moto, quelle vere. “Ha un portamento invidiabile” racconta sempre il papà, imprenditore locale, “dagli spazi in campagna ora è sceso in pista”. Sempre ben sorvegliato dai genitori, il piccolo si diverte assieme agli altri bambini di tutta la Sardegna che, anziché usare la bicicletta, hanno bruciato le tappe e sono passati direttamente alla moto. Niente da paragonare alle gare a folle velocità dei protagonisti adulti, sia ben chiaro, ma nel loro piccolo mondo, tutto ben proporzionato e misurato come doveroso e giusto che sia, sono i campioni che hanno prediletto un gioco più attrattivo. Con smartphone in mano, immancabili foto e video che immortalano Alessandro con la sua moto: i genitori hanno iniziato a condividere le sue prodezze e, in poco tempo, i followers sono diventati ben 50 mila. Da gennaio a oggi alcuni video hanno superato anche 10 milioni di visualizzazioni e, tra quelli realizzati, non mancano dolci e incisivi messaggi rivolti a tutti. In una ripresa, infatti, il piccolo, conosciuto come Ale19, passa a prendere una amichetta a casa sua, casco ben allacciato e si parte in pineta per consumare un thè alla pesca, offerto, ovviamente, dal cavaliere alla sua dama. Piccoli ma semplici gesti che racchiudono un profondo significato, insomma, esempi da seguire ai quali molti adulti dovrebbero proprio prendere spunto. Ecco così che, quindi, una passione particolare, supportata da mamma e papà, e affrontata con la giusta e consapevole misura può essere anche trasformata in motivo di riflessione e orgoglio per tutti: in una società tormentata e in preda dalla dipendenza di influencer che, per una manciata di click, non esitano a sbizzarrirsi nelle forme più diseducative che mettono in mostra senza pudore, un piccolo di 4 anni, invece, conquista il grande pubblico con semplicità e dolcezza, sinonimo della parte buona, quella da imitare e valorizzare, insomma, che strappa sorrisi e infiniti applausi.