Serramanna, proseguono le trattative per scongiurare il licenziamento di 7 operai del Cisa Service

È stata richiesta l’attivazione di un tavolo tecnico da parte della Prefettura di Cagliari riguardo la vertenza dei dipendenti in liquidazione per cercare di scongiurare il licenziamento e, quindi, la ripresa delle mansioni lavorative.


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Proseguono le trattative per scongiurare il licenziamento di sette operai del CISA Service di Serramanna, l’azienda che si occupa del compostaggio dei rifiuti. È stata richiesta l’attivazione di un tavolo tecnico da parte della Prefettura di Cagliari riguardo la vertenza dei dipendenti in liquidazione per cercare di scongiurare il licenziamento e, quindi, la ripresa delle mansioni lavorative.
“Il 27 febbraio 2020 – si legge nella nota – si è tenuto presso questa Prefettura un tentativo di conciliazione, espletato a seguito dello stato di agitazione proclamato dai lavoratori della Soc. CISASERVICE Srl in liquidazione, nell’ambito di una vertenza avviata, fra l’altro, per trattare delle possibili prospettive occupazionali all’esito della liquidazione.
In quella occasione, il Commissario liquidatore della suddetta Società fece menzione di una nota in data 26 febbraio 2020 con cui si sarebbe confermato di procedere al trasferimento diretto del personale a conclusione della procedura di liquidazione”.
Si conoscerà quindi a breve se questo ulteriore incontro tra le parti chiamate in causa potrà risolvere le divergenze tra i sindaci di Samassi e di Serramanna (gli unici contrari) con quelli di Sanluri, Nuraminis, Villasor, Serrenti e Samatzai che durante la seduta di qualche giorno fa non hanno raggiunto una intesa riguardo l’assorbimento del CISA Service da parte del Consorzio Cisa. Intanto il gruppo consiliare di minoranza “Progetto Serramanna” ha richiesto la convocazione del consiglio comunale con carattere di urgenza “al fine di ottenere informazioni e valutare la situazione attuale del CISA Service srl con particolare riguardo alla posizione attuale e futura dei dipendenti.
Si auspica che il Consiglio possa tenersi in forma aperta e partecipata al fine di acquisire un maggiore apporto di informazione e poter meglio valutare il problema da ogni punto di vista”.




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