“Senza i codici Rt ordinanze inefficaci”, il prefetto di Sassari stoppa le riaperture

Un avvertimento che mette un freno alle riaperture di parrucchieri ecc in Sardegna. Perché i codici sull’indice di contagio, per quasi tutti i comuni dell’Isola, sono stati considerati dalla Regione “non classificabili”. Un pasticcio burocratico che ha messo in imbarazzo non pochi sindaci sardi pressati dalla disperazione dei territori


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“Senza i codici Rt le ordinanze sono inefficaci”. Maria Luisa D’Alessandro, Prefetto di Sassari, frena sulle ordinanze sulle riaperture nella provincia turritana. Un documento spedito a tutti i comuni, che cita l’ormai famosa ordinanza 20 del presidente della Regione Christian Solinas e il Dpcm del Governo Conte, ricorda che i Comuni, per poter concedere a parrucchieri, gioiellieri e negozianti di riaprire, devono rilevare quotidianamente il Codice Rt, pena l’inefficacia del provvedimento.
Un avvertimento che, di fatto, mette un freno alle riaperture. Perché i codici sull’indice di contagio, per quasi tutti i comuni dell’Isola, sono stati considerati dalla Regione “non classificabili” e ai comuni della città metropolitana è stato comunicato solo un codice aggregato.
Un pasticcio burocratico che ha messo in imbarazzo non pochi sindaci della Sardegna, tutti col fiato sul collo della disperazione delle attività produttive dei territori. L’Anci ha chiesto chiarimenti. I sindaci della Città metropolitana di Cagliari hanno deciso di non aprire. E c’è chi attende ulteriori chiarimenti dalla Regione.


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