Selargius, la rabbia di commercianti e cittadini: “Aumenti della Tari da infarto, bollette paurose”

La sorpresa nelle cassette delle lettere di chi ha un negozio o vive in città. Mattia Schirru, verduraio: “Da 732 a 1445 euro, una bella botta. Il Comune non ha fornito nessun nuovo servizio”. Gabriella Sanna, operaia: “Quattro in casa, trenta euro in più. Paghiamo forse anche la spazzatura di Cagliari?”. Ma l’assessore al Bilancio assicura: “Siamo riusciti a mantenere le stesse tariffe dell’anno scorso”


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Aumenti di poche decine di euro ma, in alcuni casi, anche del doppio rispetto a quanto pagato nel 2020. A Selargius esplodono le polemiche per le bollette salate della Tari. Più di un cittadino si è lamentato pubblicamente, fotografando le bollette di un anno fa e di pochi giorni fa e mettendole a confronto. E gli aumenti, almeno stando alle carte, ci sono. E non sono sempre leggeri. Mattia Schirru, 35 anni, è titolare di un negozio di frutta e verdura in via Rosselli: “Un aumento che mi ha spiazzato, è capitato anche a una mia collega. I numeri parlano chiaro, a partire dalla quota fissa e da quella variabile”, afferma, “è un aumento di quasi il doppio, nel mio caso passo da 732 a 1445 euro, una bella botta. Il Comune”, osserva il negoziante, “non ha fornito nessun servizio nuovo, le frequenze di ritiro dei vari rifiuti sono sempre le stesse e, personalmente, sono in regola con tutti i pagamenti”. Schirru ha postato le foto nei gruppi social di Selargius, raccogliendo involontariamente anche altre testimonianze. “Mia madre da sola e con 800 euro di pensione, ha ricevuto una cartella di oltre 200 euro. Aggiungi Abbanoa, Enel, gas: ecco i nuovi poveri ed invisibili, dei quali nessuno sospetta. Fortuna che non paga affitto o ci sarebbe da piangere sul serio”. E c’è anche chi a Selargius ci vive ma non ci lavora, come nel caso di Gabriella Sanna, operaia di 56 anni: “Da 346 a 369 euro, e per fortuna che avevano detto che con la differenziata che va bene ci sarebbero state riduzioni. Sembra che si paghi di più per la Città Metropolitana, la voce in bolletta è quella della Tefa, vuol forse dire che dobbiamo sobbarcarci anche i rifiuti di Cagliari?”, chiede, polemica, la donna. “In casa viviamo in quattro, mi devo pure comprare le buste dell’umido perchè quelle che fornisce il Comune quasi si squagliano tra le mani. Ora, inoltre, ritirano il secco solo una volta alla settimana”.
Di aumenti, però, non parla minimamente Sandro Porqueddu, assessore comunale al Bilancio della giunta di Selargius: “Nessun aumento, siamo riusciti a mantenere le stesse tariffe dell’anno scorso. Anzi”, precisa l’assessore, “per alcune categorie, come le famiglie numerose, le abbiamo persino ridotte”. Probabile, a questo punto, che i cittadini vadano a chiedere spiegazioni in Comune.