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Francesca Barracciu proprio non ci sta, alle dichiarazioni rilasciate oggi dal segretario della Cgil Michele Carrus che in un’intervista ha affermato che la candidata alla guida delle regione “deve chiarire quanto prima la sua posizione”. Il leader della Cgil non mette il veto per la candidatura delle Barracciu – nonostante sia indagata per peculato -, ma ammette “ un avviso di garanzia non può essere affrontato con leggerezza, la Barracciu dovrebbe fare un passo avanti e chiarire i suoi comportamenti, se questi sono stati corretti, ancora prima dell’esito giudiziario. Senza chiarezza si crea un problema.”
La risposta della vincitrice delle primarie non si è certo fatta attendere e con una nota al vetriolo ha risposto a Carrus: “Sorprende la leggerezza, l’imprudenza e l’incompetenza con cui il segretario della CGIL interviene nel merito di una indagine giudiziaria in corso, avventurandosi in incaute valutazioni e generalizzazioni sullo stato e sulla consistenza probatoria dell’indagine stessa. Poiché, nonostante lo abbia più volte dichiarato alla stampa, appare evidente essergli (forse) sfuggita la mia precisa e pronta volontà di fare chiarezza sulla mia posizione e di presentarmi a tal fine dal magistrato, per aggiornare le sue esigue conoscenze sulla vicenda ritengo opportuno informarlo che già da tempo i miei legali hanno convenuto con il procuratore Marco Cocco la mia audizione per il prossimo 5 dicembre. Tale data si è resa necessaria per consentire agli stessi miei legali il doveroso e rispettoso esame della problematica dell’utilizzo dei fondi erogati dai gruppi consiliari e la raccolta della probante documentazione da esibire.
Rassereno e rassicuro il segretario – conclude Barracciu- e tutti gli interessati detrattori dell’ultima ora che in esito alla mia audizione emergerà con trasparente evidenza la corretta e scrupolosa fruizione da parte mia di tali fondi sempre in stretta connessione con l’attività politica, istituzionale e di rappresentanza del mio gruppo consiliare”.