Sardine contro Salvini a Cagliari, in piazza Garibaldi anche gli ambientalisti: “Puliremo tutto”

Sei giorni alla maxi manifestazione, arriva l’annuncio del gruppo Cagliari Pulita: “Daremo il nostro sostegno al movimento apartitico e antifascista ripulendo la piazza a fine serata. Per aiutarci bastano un paio di guanti e una busta”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Le sardine sarde contro Salvini continuano il loro countdown verso il giorno della manifestazione di piazza Garibaldi a Cagliari. Sabato 7 dicembre alle 19, ma gli organizzatori invitano tutti ad arrivare “almeno un quarto d’ora prima, per conoscerci”. Impossibile fare previsioni sulle presenze, dal nome del gruppo Facebook un buon risultato potrebbe essere quello di “seimila” partecipanti. Intanto, le sardine sarde conquistano l’appoggio del gruppo Cagliari Pulita. I membri sono pronti a rimboccarsi le maniche e a ripulire tutta la pizza al termine dell’evento: “Essendo un movimento apartitico che combatte l’intolleranza ed il fascismo declinato in tutte le sue forme, vogliamo dare il nostro sostegno premurandoci di ripulire la piazza una volta conclusa la serata. In silenzio come delle sardine, senza dare nell’occhio e senza i simboli delle rispettive associazioni restituiremo la piazza più pulita di come l’avremo trovata”

 

“Intendiamoci”, precisano gli ecologisti, “non abbiamo dubbi che i partecipanti si comporteranno egregiamente e non sporcheranno, ma faremo di tutto per impedire che anche quella singola cartaccia o quel mozzicone di sigaretta che dovessero sfuggire all’attenzione dei manifestanti vengano raccolti e buttati sul cestino. Non vogliamo che alcuni giornali si focalizzino su di essa anziché sui motivi che stanno spingendo migliaia di persone in tutta Italia a riunirsi in piazza e a manifestare pacificamente. Per chiunque voglia darci una mano dopo la manifestazione, tutto ciò di cui c’è bisogno è un paio di guanti e una busta di piccole dimensioni da portarsi da casa. Quello che abbiamo raccolto lo lasceremo nei cestini pubblici nella piazza o lo porteremo a casa per poterlo differenziare”. 

 


In questo articolo: