Sardegna, sos alla Regione: “Assegno ai trapiantati bisognosi e cure dentarie gratuite”


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“Cure dentarie gratis ai trapiantati”. Lettera della “Prometeo Associazione Italiana Trapiantati di Organi” all’assessore alla sanità Nieddu. I trapiantati ricordano le dichiarazioni dell’esponente della giunta Solinas sulla manovra finanziaria 2020: “Vogliamo scrivere insieme una Finanziaria idonea ad affrontare il presente, ma al contempo anche ad esprimere una visione che anticipi con scelte coraggiose le sfide future” e presentano due richieste già illustrate all’assessore nell’incontro dello scorso giugno.

La prima richiesta è di stanziare 300mila euro nella manovra finanziaria 2020 per la attesa parificazione del trattamento normativo dei trapiantati, facendo diventare la Legge regionale relativa ai nefropatici e trapiantati di rene, la legge di riferimento per tutti i trapiantati, a prescindere dall’organo.

In particolare di superare l’articolo 18 per i trapiantati di cuore, fegato e pancreas e il successivo comma 18 per i trapiantati di polmone che, pur essendo un valido ausilio per gli altri trapiantati, “prevedono solo un rimborso per le spese di viaggio e soggiorno affrontate per ricevere cure e fare i controlli del follow up presso il Centro trapianti, ma non prevedono l’assegno mensile per chi ha un reddito basso o nullo né l’assegno una tantum per chi affronta l’intervento di trapianto. Facciamo presente anche a Lei che su questa richiesta c’è, da anni, una larghissima convergenza di tutte le associazioni del  settore. La limitazione si giustificava ai tempi dell’approvazione della L.R. n. 11/1985 in quanto all’epoca in Sardegna si eseguivano solo i trapianti di rene; nel tempo, però, sono stati avviati anche i trapianti di cuore, fegato e pancreas, che hanno riportato alla vita centinaia di pazienti sardi cui si aggiungono i trapiantati di polmone, che ancora devono recarsi fuori dalla Sardegna per  beneficiare di questo intervento. Posto che le problematiche socio-economiche dei trapiantati sono le stesse a prescindere dall’organo (spesso la perdita del lavoro prima del trapianto, a causa della malattia, o dopo l’intervento), riteniamo siano maturi i tempi per eliminare quella che non può che definirsi una discriminazione in quanto non vi è alcuna ragione che giustifichi ancora questa disparità di trattamento.

La seconda richiesta è di stanziare altri 300mila euro per un progetto che offra cure dentarie gratuite ai trapiantati residenti in Sardegna che ne facciano richiesta presso le strutture sanitarie pubbliche di Odontostomatologia (ospedali e cliniche universitarie), eventualmente  partendo con Cagliari e Sassari per poi estendere l’iniziativa a  Nuoro. Tale richiesta nasce dal fatto che la stragrande maggioranza dei trapiantati ha avuto una bonifica del cavo orale, con l’asportazione di denti prima del trapianto, ma non può permettersi di pagare le cure per ripristinare la dentatura completa, con evidenti disagi e problemi in fase non solo di masticazione  ma anche di digestione. Ci rendiamo conto che le risorse disponibili sono limitate, ma sappiamo anche che con l’aggiudicazione delle gare per la DPC a ditte che producono farmaci equivalenti la Regione sta risparmiando centinaia di migliaia di euro. Siamo forse l’unica associazione di pazienti che, almeno in Sardegna, non sta ostacolando questo “abbandono” dei farmaci brevettati e che, anzi, sta collaborando attivamente con la Regione e i centri trapianto per rendere il meno traumatico possibile il passaggio da un farmaco all’altro, in particolare dal Prograf all’Adoport: riteniamo, quindi, che non sia così esosa la nostra richiesta di reinvestire una parte di queste risorse “liberate” a favore di quei pazienti che stanno favorendo tale risparmio”.