“Sardegna, la vergogna dei consiglieri regionali che vogliono le pensioni: e noi poveri disoccupati?”

La lettera aperta di Elisabetta Caredda sul caso dei nostri consiglieri regionali che prima delle elezioni vogliono le pensioni integrative: “Bisogna rivolgere l’invito a guardarsi intorno, nella nuova poverta’ di noi tanti disoccupati, agli “intellettuali bisognosi” delle Commissioni Consiliari Autonomia e Bilancio. Oltre a qualche capogruppo che si esprime citando pure la Costituzione!
La Costituzione e’ diritto, uguaglianza, dignita’, non privilegio per pochi..”


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di Elisabetta Caredda

Proposta vergognosa le pensioni integrative private proposte dai Consiglieri, un calcolo che prevede l’8% a carico del Consigliere e il 24% a carico della Regione.
E’ stata chiesta la misura massima pari all’aliquota a carico del datore di lavoro di cui art.2, comma 2. della legge 335/1995.
E non c’e’ specificato il divieto di cumulo col vitalizio.
Sul giornale di oggi si parla di 35mila euro a carico del Consigliere e 96mila euro dalla Regione per ciascun Consigliere.
Non sono lavoratori dipendenti del Consiglio !!
Ma in tutto questo giusto evitare di fare di tutti un unico calderone, infatti come Paolo TruzzuGianni Lampis, e qualche altro consigliere di cui non c’e’ firma o la sta togliendo in queste ore, essendosi fidato del buon cuore dei colleghi, anche Francesco Pigliaru, nè Gianfranco Ganau, sono partecipi della proposta.
Bisogna rivolgere l’invito a guardarsi intorno, nella nuova poverta’ di noi tanti disoccupati, agli “intellettuali bisognosi” delle Commissioni Consiliari Autonomia e Bilancio.
Oltre a qualche capogruppo che si esprime citando pure la Costituzione!
La Costituzione e’ diritto, uguaglianza, dignita’, non privilegio per pochi.


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