“Sardegna Isola del turismo sportivo anche con Tursport, vogliamo portare tanti turisti in bassa stagione”

1,9 milioni l’anno sino al 2022 per far organizzare eventi sportivi nell’Isola, l’assessore regionale Gianni Chessa: “Ricadute economiche e occupazionali evidenti, fa piacere sapere che ospiteremo il campionato mondiale di biliardo a 5 birilli e i campionati di karate. Il curriculum degli organizzatori è inattaccabile”


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I trentasei eventi spalmati su tre anni, dal 2020 al 2022? Molti devono ancora essere ufficializzati, ma l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, è sicuro: “La Regione ha finanziato il progetto ‘L’Isola del turismo sportivo’ perché va nella direzione auspicata dalla Giunta Solinas fin dal giorno dell’insediamento: favorire lo sviluppo delle presenza turistiche in Sardegna nei periodi di bassa stagione. Peraltro, secondo i promotori che hanno regolarmente presentato la proposta agli uffici regionali, con questo progetto si porteranno eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale nei piccoli centri e nelle zone interne della Sardegna. Si tratta di manifestazioni che altrimenti si sarebbero svolte in altre regioni. Le ricadute economiche e occupazionali sono evidenti”, osserva Chessa. Che interviene anche sulla decisione di aver finanziato il progetto: “Non è di un assessore in particolare ma della Giunta nella sua collegialità. Il Consiglio regionale, poi, ha approvato la legge che dispone il finanziamento di 1.900.000 euro per il triennio 2020-2022. La Regione, a partire dall’assessorato al Turismo, vigilerà attentamente su come verranno spese le risorse pubbliche per l’organizzazione e realizzazione del progetto ‘L’Isola del turismo sportivo’ e valuterà per ogni manifestazione la ricaduta sul territorio dal punto delle presenze turistiche e dell’impatto economico e occupazionale”.

“L’importanza del progetto”, osserva Gianni Chessa, “è data anche dal fatto che il comitato organizzatore locale Tursport sia un soggetto aperto alle federazioni e associazioni sportive: le prime ad aderire sono state quelle degli sport minori, che sono proprio quelle che hanno maggiore difficoltà a organizzare eventi a livello nazionale e locale. Il numero delle federazioni mi assicurano i promotori è in crescita: ad esempio fa piacere sapere che la Sardegna ospiterà il campionato mondiale di biliardo sportivo a 5 birilli o i campionati di karate che sono discipline sicuramente più conosciute dal grande pubblico e daranno grande visibilità alla Sardegna. La presenza del Coni Sardegna alla conferenza stampa di oggi è sufficiente a smentire le tante cose inesatte che sono state dette e scritte in queste settimane: questo progetto è promosso da uomini di sport e che amano lo sport, personalità che si sono fatte valere dentro i campi da gioco e fuori, sia a livello nazionale che internazionale. Il loro curriculum è inattaccabile”.


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