A Sant’Elia i palazzoni del complesso Del Favero hanno i mesi contati: la Regione vuole abbatterli e ricostruirli. Per gli abitanti l’unica soluzione è il trasferimento lontano dal quartiere, anche se molti storcono il naso e si dicono pronti alla battaglia. Suona alquanto curioso, quindi, l’inizio dei lavori per la realizzazione della fibra ottica. Internet veloce sta per arrivare anche tra le 270 famiglie che, a breve, dovranno fare le valigie per andare in nuove case nell’hinterland cagliaritano. Billo Vistosu, volto noto del rione e da sempre in prima linea sui tanti, troppi problemi di Sant’Elia, è caustico: “Mi viene da ridere, stanno piazzando la fibra ottica perché vogliono mandarci via più velocemente o per farci cag*** con più rapidità? Se lo possono dimenticare”.
“Siamo duecentosettanta famiglie, quasi mille persone, noi da qui non ce ne andiamo, lo dico col sorriso . Possono realizzare stadio, ponti, giardini, ma devono darci altre case nel rione. Qui le fogne saltano di continuo, i giardini non hanno nemmeno una luce e le strade non sono asfaltate, con la fibra ottica hanno distrutto ancora di più la pavimentazione. Ho parlato con Pigliaru, mi ha promesso che dovremo riaggiornarci dopo le votazioni del quattro marzo prossimo”.