S.A.Di.R.S., il concorsone regionale: quali regole?

Sindacato Autonomo Dipendenti Regione Sardegna: “Bisogna definire le competenze e l’assetto degli organici” Ecco il comunicato


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Inizio anno col botto da parte dell’Assessore Prof. Demuro, apprendiamo dalla stampa regionale che nella giornata di ieri è stato annunciato un concorso per 130 nuove assunzioni a tempo indeterminato nell’Amministrazione regionale.

 Nell’asfittico panorama occupazionale che caratterizza la nostra Regione una simile notizia non può che essere accolta con positività e attenzione, visto e considerato che oramai da troppi anni avevamo perso le tracce di un concorso pubblico, assistendo a una sequela di stabilizzazioni che in diversi casi, per le modalità con cui sono state svolte, hanno generato non poche perplessità.

 Ben vengano dunque le assunzioni mediante pubblica selezione, tanto auspicate e attese, ma al di là degli aspetti propagandistici, affinché l’operazione abbia una logica, occorre procedere in maniera scientifica e consequenziale, ossia determinando preventivamente quali siano i profili professionali scoperti e in quale misura.

 Per far ciò sarebbe quantomeno necessario stabilire una volta per tutte quali siano le competenze che la macchina regionale intende esercitare e quali delegare agli enti territoriali minori ed organismi vari, nel contesto della legge di riforma delle autonomie locali, ridefinendo successivamente l’organizzazione interna in maniera consequenziale tramite revisione della L.R. n. 1/1977.   
 
    
 Una volta stabilito cosa si vuol fare e come farlo, la logica vorrebbe che venisse definito l’assetto degli organici per ciascuna linea di attività della riformata organizzazione regionale, con l’indicazione delle professionalità necessarie.

 Occorrerà quindi conseguentemente verificare le competenze attualmente presenti all’interno del “Sistema Regione” mediante attuazione della tanto sbandierata “Banca delle competenze”, che nonostante specifica previsione della L.R. n. 24/2014, non ha mai visto la luce, attivando di seguito i percorsi di riqualificazione e valorizzazione del personale e i processi di mobilità interna.
 
 Solo a questo punto saremo realmente in grado i stabilire l’entità numerica e qualitativa delle vacanze di un organico finalmente ridefinito.

 In realtà, tanto per cambiare, ancora una volta si salta direttamente alla conclusione senza che per contro sia stato pianificato il processo, anche normativo, che dovrebbe esserci a monte, e dunque … BANG BANG, dal fucile a pompa della politica parte la certezza granitica del fatto che occorrono 130 nuove unità lavorative con non meglio precisati profili.
 
 A questo punto non possiamo che complimentarci  per la precisione dei calcoli, probabilmente frutto delle varie liste della spesa dei Direttori generali, con buona pace delle procedure concorsuali bandite da anni e continuamente rinviate e delle reali necessità di una Regione che sembra aver rinunciato a qualunque seria analisi di contesto con un minimo prospettiva .