Ryanair, Tedde (FI): Deiana abbandoni il melodramma

Sanna e Bruno sbattano i pugni sul tavolo di Pigliaru


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 “Sbaglia Deiana a definire la manifestazione di Alghero “strumentalizzata”  e a lanciare accuse alla cieca contro coloro che a suo dire pescherebbero nel “torbido”  “istigando all’odio”.

Sono accuse in libertà fatte da chi non ha argomenti per rispondere alla rabbia di una comunità che reagisce alle negligenze del Governo regionale di centrosinistra. “.

Così il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde commenta la manifestazione di protesta di ieri presso la stazione ferroviaria di Alghero.

“E’ stata una manifestazione pacifica e composta, organizzata dai sindacati dei lavoratori aeroportuali e partecipata anche da molti cittadini arrabbiati. E sarebbe onesto se Deiana -rincara la dose Tedde- la smettesse di recitare il ritornello di “Ryanair che è andata via per l’aumento delle tasse aeroportuali”. Il vettore low cost ha annunciato la chiusura della base a novembre dello scorso anno, mentre la questione delle addizionali si è posta solo nel febbraio 2016. Anche il Presidente Enac lo ha confermato.  Ryanair va via perché la Regione rifiuta qualsiasi dialogo e trattativa. E rifiuta di applicare la vigente normativa europea e nazionale in materia di sostegno dei voli low cost. E lo rifiuta modo sfacciato -denuncia l’ex sindaco di Alghero- per tutelare e privilegiare  le posizioni di Alitalia. Per tacere d’altro, per ora.

Ma è  comunque fuorviante e poco serio -sottolinea Tedde- minimizzare la protesta popolare o “deviarla” forzosamente verso Deiana che ieri non c’era. La contestazione di ieri era palesemente diretta contro i due sindaci che nell’immaginario collettivo, e non solo, sono complici di Pigliaru e Deiana. La speranza è che i sindaci di Sassari e Alghero dopo ben 8 mesi di forti sollecitazioni abbiano capito che disastro economico si sta abbattendo sul territorio e qual è lo stato d’animo degli imprenditori, dei lavoratori e delle famiglie.

Per sgravarsi della complicità con Pigliaru e Deiana -sottolinea Tedde- ora debbono dismettere le vesti da pavidi e buttare il cappello che hanno in mano, in modo da poter  sbattere con forza i pugni sul tavolo regionale! Senza circonvoluzioni dialettiche ed “eufemismi dorotei”. La provincia di Sassari li attende alla prova di fatti. Facciano qualcosa da Sindaco con la “S” maiuscola.