di Jacopo Norfo
Purtroppo è accaduto quello che tutti i cagliaritani temevano: la tensione alle stelle e i colpi proibiti, le risse in strada tra cagliaritani (sbandati) e migranti. Tra sardi e stranieri: non poteva che andare così vista la logica dell’odio alimentata sui social network da tantissime persone. E vista anche la poca informazione che circola sull’accoglienza ai migranti, e soprattutto l’impasse dei politici che ci govenano a livello nazionale e cittadino su questo tema che è il più spinoso e delicato dell’ultimo secolo. Ieri notte il centro storico di Cagliari si è trasformato in un ring, con una maxi rissa in piazza del Carmine che ha portato in carcere tre persone e altri episodi di violenza in via Roma. Ieri notte una donna ferita da un pugno finisce in ospedale, un’altra donna arrestata (cagliaritana).
Si sapeva da settimane che piazza del Carmine era una polveriera pronta a esplodere ma poco è stato fatto per prevenire la violenza.Va detto che la giunta Zedda non sta dicendo una parola sulla questione migranti a Cagliari e che l’opposizione di centrodestra sembra rappresentata da ex personaggi in cerca d’autore che cercano e pubblicano aforismi su Fb presi da Google: non possiamo aspettarci più di tanto.
A parte salviniani e Fratelli d’Italia, la questione dell’integrazione tra cagliaritani e stranieri non sembra interessare a nessuno. Il risultato è che Cagliari, che è sempre stata una città tranquilla, è diventata una città poco sicura. Anche per colpa degli italiani: sono tantissimi i drogati, c’è un’escalation di furti. Ieri notte in quella che un tempo era una città tranquilla c’è stato un inseguimento dei carabinieri come in un film americano, a una Punto impazzita guidata da un uomo senza patente che è scappato all’alt che poteva provocare una strage coinvolgendo altre auto. Poi le coltellate in piazza del Carmine. Guardate il VIDEO della tensione in via Roma ieri notte: la dice lunga sull’atmosfera che si respira la notte a Cagliari in questi giorni. C’è uno straniero che si dimena e urla la sua disperazione in strada. Qualcosa vorrà pur dire, anche se nessuno lo vuole ascoltare.