Rigassificatore e deposito di gas a Portoscuso, esplode la protesta

L’idea è della sottosegretaria al Mise Todde che ha proposto per Portoscuso la realizzazione di un rigassificatore, con annesso deposito di gas. Cremone: “Un impianto rischio precluderebbe anche la nascita di nuove attività imprenditoriali pulite, nonché pietra tombale definitiva per l’immagine e sviluppo turistico futuro”


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Un rigassificatore con deposito di gas a Portoscuso. E’ c’è già chi si oppone. L’idea è della sottosegretaria sarda al Mise Alessandra Todde che ha proposto per Portoscuso la realizzazione di un rigassificatore, con annesso deposito Gas, impianto che, scrive Angelo Cremone, “secondo la Direttiva Seveso, viene classificato ad Alto Rischio di Incidente Rilevante. Così è stato costituito nella giornata del 21 settembre 2020, il ” Comitato Cittadino per il Lavoro a Portoscuso contro la realizzazione del Rigassificatore “un impianto chimico a rischio, in un paese già decretato ad Alto Rischio dei Crisi Ambientale”, aggiunge Cremone, “che precluderebbe anche la nascita di nuove attività imprenditoriali pulite, nonché pietra tombale definitiva per l’immagine e sviluppo turistico futuro”. I rappresentanti delegati eletti dall’assemblea cittadina sono Domenica Pinna, Umberto Rivano, Bruno Calabrò, Lidia Frailis dell’associazione “Donne Ambiente Sardegna” e  Angelo Cremone di “Verde Sardegna Pulita”.


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