Resta ancora aperto il caso del bimbo autistico rimasto senza terapia

La regione tende la mano alla mamma dopo la denuncia dell’interruzione delle cure al bimbo autistico ma nella struttura trovata queste non sono adeguate: Mio figlio ha bisogno di terapie specifiche ma qui mi è stato detto che non potranno essere eseguite”.


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Resta aperto il caso della mamma di Gesico che ha lanciato il suo grido di dolore inviando una lettera a Cagliairi online indirizzata al Presidente della regione Francesco Pigliaru dove racconta l’esperienza di vita di suo figlio di 8 anni affetto da autismo e le relative difficoltà. E, soprattutto, dell’improvvisa interruzione delle terapie dalla Asl 6 dove era seguito da due anni. Interruzione dovuta – secondo quanto racconta Francesca, la mamma di Emanuele-  a presunti tagli alla sanità. La regione ha risposto al grido di dolore di questa mamma e teso la mano, come spiega lei stessa “stanno facendo il possibile per sistemare la situazione, e affinchè mio figlio sia affidato alla Asl 8 per le cure.”

Il problema però per Francesca è che in questa struttura non si attuano le terapie giuste per suo figlio. “Sono stata contatta dal direttore e dalla neuropsichiatra ma mi è stato detto che le terapie come psicomotricità e logopedia  non possono essere eseguite, ma mio figlio ha bisogno di seguire questi trattamenti perché ha gravi iproblemi motori, di equlibrio e del linguaggio. Io non credo nei miracoli, so che mio figlio non potrà cambiare però ha bisogno di queste cure. A casa fortunamente grazie alle legge 162 mi avvalgo dell’aiuto di una bravissima piscologa e di un’assistente però mio figlio ha bisogno anche di queste terapie. Non ci resterà che vagare fino a quando non troveremo un posto dove verranno eseguiti questi trattamenti”, conclude laconica.


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