Il Referendum svoltosi al CTM di Cagliari nei giorni 29 e 30 giugno ha sancito senza ombra di dubbio che l’ipotesi di accordo sulle Competenze Accessorie Unificate (C.A.U.) del 5/6/2015 siglato tra CTM e altre OO.SS. non può essere applicato ai Lavoratori del CTM.
Alle urne si sono presentati 443 Lavoratori su un totale di 755 aventi diritto. Dei 443 il 97% ha votato NO all’applicazione di detto Ipotesi di accordo. È stato un successo di Democrazia nei luoghi di lavoro dove i Lavoratori si sono ripresi il Diritto di decidere del loro futuro.
Non è servito al CTM il folle tentativo di far desistere i Lavoratori a partecipare al Referendum non concedendo i locali all’O.S. FAISA per lo svolgimento del Referendum stesso.
Hanno tentato in qualsiasi modo di fermare la Democrazia Sindacale, addirittura togliendo d’imperio le bandiere sindacali collocate all’ingresso del deposito dei bus, ma non gli è riuscito l’intento: il Referendum i Lavoratori del CTM lo hanno voluto, lo hanno difeso e lo hanno fatto.
Ora più che mai è necessario che tutti coloro che sono coinvolti in questa vertenza capiscano l’urgenza di addivenire a soluzioni condivise da tutti Lavoratori. Comunque l’esito del voto parla chiaro: “bisogna ripartire da zero”. Il CTM deve convocare tutte rappresentanze sindacali dei Lavoratori presenti in CTM, peraltro già sancito nei due distinti OdG approvati dal Consiglio Comunale di Cagliari, e aprire subito il confronto sulla vertenza delle C.A.U., eliminando dalla loro mente la strategia a voler continuare a dividere il Sindacato.
Nella tarda serata del 30 giugno u.s. è stata inviata una nota congiunta a firma delle OO.SS. ORSA CSS e FAISA all’Assemblea dei Soci del CTM, al CdA del CTM e alla Direzione Generale del CTM per un urgente incontro per un confronto di merito sul tema delle C.A.U., un continuo silenzio sarebbe ingiustificabile e inqualificabile agli occhi dei Lavoratori che sono pronti e motivati per il proseguo del conflitto, che è bene ricordare, mira a sancire la contrarietà a discriminazioni salariali tra Lavoratori in CTM in aggiunta a quelli già imposti dai CCNL di categoria
Inoltre, come da impegni già assunti, è stato rimosso il Presidio collocato fronte l’ingresso del Palazzo Comunale di Cagliari che era stato posizionato il 25 giugno in occasione dello sciopero di 4 ore che ha avuto l’adesione da parte del Personale Viaggiante di oltre il 90%.
Continuare a far finta di nulla significa fregarsene dei Lavoratori ma ancor più dei disagi provocati alla Cittadinanza per una vertenza che non doveva esistere se ci fosse stato un po’ di buon senso.