Recovery Plan, “pioggia di soldi nel Sud Italia, solo la Sardegna rischia il flop”

Mentre le regioni meridionali incasseranno fior di quattrini l’Isola rischia di restare a bocca asciutta. Deiana: “Nel Sud stanno festeggiando interventi capaci di modificare la qualità di vita dei territori. Mentre la Sardegna Plan ha accumulato un ritardo che non so se sia più colmabile”.


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Niente per le ferrovie della Sardegna. Ma in generale “sul Recovery Plan la Sardegna rischia concretamente il più clamoroso flop degli ultimi decenni”, attacca Emiliano Deiana, presidente regionale dell’Anci. E’ polemica sul Recovery Plan dell’Isola. Mentre le regioni meridionali incasseranno fior di quattrini l’Isola rischia di restare a bocca asciutta. “I responsabili saranno coloro che, nelle scorse settimane e negli scorsi mesi, hanno inquinato il dibattito su cose che non stavano né in cielo né in terra e meno che mai nelle azioni previste dalla Commissione Europea nel Next Generation Ue.
La Sardegna sul Recovery Plan ha accumulato un ritardo che – stando così le cose – non so se sia più colmabile. Nel meridione stanno festeggiando, giustamente, interventi capaci di modificare la qualità di vita dei territori. Qui si continua con la cortina fumogena.
E, sia chiaro, non c’è solo il Recovery ma anche tutta la partita dei Fondi della nuova programmazione 2021-2027”.
Polemiche anche a Roma. “Nessuna menzione della Sardegna nel capitolo inerente alle ‘ferrovie’ nel Piano Nazione di Ripresa e Resilienza presentato del Premier Draghi e che noi parlamentari abbiamo ricevuto solo oggi alle ore 14.30”, così il Deputato di FdI, Salvatore Deidda profondamente deluso e amareggiato;
“Si parla di elettrificazione delle reti nel meridione – prosegue Deidda – quando noi di Fratelli d’Italia avevamo espressamente chiesto di citare anche l’Italia insulare. Per l’Isola viene menzionato solo il collegamento tra porto e aeroporto di Olbia e investimenti per la stazione di Oristano, mentre nessun riferimento viene fatto per la rete ferroviaria Olbia-Nuoro, già più volte richiesta dal sottoscritto tramite interrogazioni. Siamo solo all’inizio della battaglia: per la Sardegna dobbiamo essere uniti e lottare per avere più investimenti”, conclude l’esponente di FdI.


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