Rail Piano,concerto inaugurale di Michele Sestu in piazza Repubblica

Parte dall’Isola lunedì 3 luglio alle 19 con il concerto inaugurale alla stazione di piazza Repubblica a Cagliari il tour  in Europa di Michele Sestu, eclettico pianista e compositore


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Viaggio in Europa sul filo delle note – dalla Sardegna alla Renania Settentrionale-Vestfalia, dall’Olanda al Belgio, dalla Francia alla Spagna con“Rail Piano”: parte dall’Isola – lunedì 3 luglio alle 19 con il concerto inaugurale alla Stazione di piazza Repubblica a Cagliari – il tour diMichele Sestu, che sposa l’idea della performance improvvisata con la felice invenzione dei pianoforti nelle stazioni. L’eclettico pianista e compositore – di formazione classica, con vocazione post-romantica e passione per il Caribbean Jazz (ben riassunta in“In My Mind”, album d’esordio di The Caribeasts, in duo con Stefano Di Carlo) – proporrà un’antologia di brani originali – “Big Shot”“Waltz Impromptu”,“Fireworks”“Laura”“Bahamas” – con un programma che varierà di volta in volta in relazione al pubblico e all’atmosfera, attingendo alle suggestioni del paesaggio urbano.

Rail Piano” riflette lo spirito della Street Art – come irruzione della poesia nella quotidianità, tra provocazioni deliberate e istigazione alla bellezza, con incursioni fuori dagli schemi e dai luoghi canonici – con l’idea di avvicinare e coinvolgere pubblici diversi: «Sono sempre stato un ammiratore dei musicisti che suonano a contatto con la gente, che portano la loro musica in giro per il mondo, diffondendola attraverso canali meno ufficiali ma più diretti rispetto al concerto in teatro» racconta Michele Sestu, che si dichiara «fermo sostenitore delle forme organizzate di musica per la gente a costo zero, o quasi, come lo è “Piano City” che conosco fin da quando è nata e che mi piacerebbe portare a Cagliari prima o poi». Il successo di iniziative come “Buskers” e gli “House Concerts” di Valentina Esu, e la partecipazione all’inaugurazione di “Un pianoforte per Cagliari” sono «all’origine di questa nuova avventura: “Rail Piano” è un viaggio in treno attraverso le stazioni ferroviarie dotate di un pianoforte pubblico», spiega il musicista cagliaritano.

«Da quello che sono riuscito a sapere tramite ricerche su internet, ci sono circa 180 pianoforti pubblici sparsi nelle varie stazioni ferroviarie europee. Per questo primo viaggio ho pianificato un itinerario che parte dalla Sardegna e attraversa parte della Germania, Olanda, Francia e Spagna in un arco di tempo abbastanza circoscritto. Si tratta infatti di prendere un treno dopo l’altro, teoricamente senza stabilirsi in nessuna delle città di passaggio. In un itinerario dove – come nella vita – il viaggio è più importante della meta, non c’è niente di certo, se non la volontà di avere una tabella di marcia, quindi non escludo che ci possano essere modifiche all’itinerario o alla durata del tour, sarebbe innaturale il contrario».

Le tappe e la tabella di marcia del primo “Rail Piano” tour si possono consultare visitando il sito www.railpiano.com.

L’inaugurazione – e per certi versi l’ispirazione – nella cornice minimalista della Stazione Metro di piazza Repubblica a Cagliari (lunedì 3 luglio dalle 19) poi varcato il mare – per via aerea – l’itinerario prevede concerti nelle stazioni di Düsseldorf (capitale della Renania Settentrionale-Vestfalia) in Germania, Arnhem e Utrecht in Olanda martedì 4 luglio, mentre mercoledì 5 luglio un concerto nella città medioevale diAmersfoort – importante nodo ferroviario dei Paesi Bassi, e l’indomani, giovedì 6 luglio un fitto carnet che comprende UtrechtAmsterdam,Den Haag (L’Aja), Rotterdam Breda in Olanda, poi Bruxelles, capitale del Belgio – e dell’Unione Europea e Parigi (alla Gare Saint-Lazare), mentre venerdì 7 luglio si riparte dalla Francia – ParigiMarsigliaPerpignan – per arrivare fino a Barcellona in Catalogna (Spagna)… Il viaggio di ritorno si concluderà martedì 18 luglio a Cagliari con il concerto finale dove Michele Sestu eseguirà al pianoforte – nella Stazione di Piazza Repubblica – la sua musica, impreziosita dai ricordi di un intenso tour.

Rail Piano” continuerà, dopo questa prima tranche – quasi un esperimento su un inedito sguardo sulle città, per un diario di viaggio scritto sul pentagramma: «Sicuramente ci saranno più edizioni e non escludo che possano essere altrettanto coinvolgenti o meglio organizzate in futuro. Del resto l’esperienza serve proprio a questo, a migliorare imparando dai propri errori, mettendosi alla prova per saggiare i propri limiti e scoprire possibilità inesplorate». Il progetto – a dispetto della natura estemporanea delle performances – lascerà una traccia grazie alle nuove tecnologie: «sono organizzato per documentare il tour con una action cam che porterò sempre con me» racconta Michele Sestu. Il pianista e compositore si muoverà con un bagaglio ridotto all’essenziale: «Ho sempre viaggiato leggero e continuerò a farlo, porto con me solo una sacca da marinaio, per giunta abbastanza vuota. Specialmente in questo viaggio, porterò con me la mia musica».

E il ricordo, e il legame con la sua terra: «Dall’Isola nasce la mia musica: sono cresciuto qui in Sardegna, e penso che il mio modo di suonare, le mie composizioni, come il mio modo di vedere la vita e di rapportarmi al mondo, siano il frutto dell’ambiente in cui sono cresciuto. Ho sempre sostenuto infatti che il concetto di “musica sarda” dovrebbe riferirsi a tutta la musica creata dai sardi, sia antichi che contemporanei, a prescindere dal genere, e come tale dovrebbe essere tutelata e divulgata».

«A me interessa la reazione più intima. Le persone in genere manifestano solo una piccola percentuale di quello che provano ma quando lo fanno si commuovono e ti commuovono» svela Michele Sestu«Nel repertorio che eseguirò in questo primo tour c’è un brano nuovo, composto da me per questa occasione. Si intitola “Union” e sarà il mio inno alle persone che incontrerò durante il tour».

Rail Piano” unisce il fascino dell’avventura – sul modello del “Giro del mondo in 80 giorni” – al piacere dell’improvvisazione (musicale) in cui si fondono il rigore della partitura e la libertà d’interpretazione: «L’unico elemento pianificato è la scelta del repertorio: suonerò infatti solo mie composizioni originali. Il musicista per me è colui che crea la musica e la suona al suo pubblico». E confessa con un sorriso e un pizzico di (auto)ironia: «Nutro la speranza di riscuotere un certo interesse anche tra il numeroso pubblico di musicisti, dando il via in questo modo ad interazioni e “jam session” estemporanee… ». L’ignoto – e gli imprevisti – non lo spaventano: «Ho già viaggiato abbastanza intensamente in Europa e le incognite non si possono prevedere (quindi sarebbe inutile preoccuparsi in anticipo). Inoltre è da un po’ di tempo che non mi chiedo più il perché delle cose, più che altro so che scoprirò tutto quello che mi serve scoprire solo strada facendo».

 

Stabilito l’itinerario, preparato il bagaglio e acquistati i biglietti – la prima tranche di “Rail Piano” sarà interamente autofinanziata, anche se non si escludono possibili sinergie future («Per ora tutta l’organizzazione e le spese sono a carico mio. Il mio non è un rifiuto di accettare finanziatori, sponsor o accordi con la stampa, ma sono del parere che il primo “Rail Piano” tour debba essere totalmente a spese mie, essendo io l’ideatore. Diciamo che col primo tour preparo la strada per eventuali future collaborazioni» spiega l’artista cagliaritano) – tutto è pronto per il viaggio. Che cosa si prova? «Sempre più forte, e ineludibile, il desiderio di partire».

 

 

 


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