Quattromila studenti cagliaritani al villaggio dell’acqua: quando la risorsa idrica diventa attrazione

Quattromila studenti coinvolti nei laboratori e nelle visite agli impianti, di cui quattrocento presenti già all’inaugurazione, il tutto esaurito per gli spettacoli dei Lapola e del Conservatorio di Cagliari, un migliaio di persone nelle escursioni e nei tour nei luoghi legati all’acqua


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Quattromila studenti coinvolti nei laboratori e nelle visite agli impianti, di cui quattrocento presenti già all’inaugurazione, il tutto esaurito per gli spettacoli dei Lapola e del Conservatorio di Cagliari, un migliaio di persone nelle escursioni e nei tour nei luoghi legati all’acqua e grande partecipazione ai convegni di approfondimento sul futuro dell’acqua, le innovazioni tecnologiche, la solidarietà e la spiritualità legata alla risorsa idrica. E’ stato un successo oltre ogni aspettativa l’edizione 2019 del Villaggio dell’Acqua organizzato da Abbanoa con la collaborazione di Legambiente, il patrocinio del Comune e la partecipazione di 35 tra enti, istituzioni e associazioni di volontariato. Per tre giorni, a partire da venerdì, il rione storico della Marina a Cagliari è stato animato da un ricco calendario di iniziative sul tema dell’acqua.

La chiusura. Ieri, ultima giornata di apertura del “Villaggio”, all’ex Liceo Artistico di piazza Dettori hanno chiuso i laboratori didattici e le mostre non prima di aver dato spazio alla solidarietà con le esperienze delle donne colpite da tumore al seno nell’appuntamento “Acqua, bene e salute” e alla poesia con la lettura dei brani legati all’acqua in diverse piazze della Marina. Per le strade del quartiere si è esibito il gruppo Fantafolk composto da Andrea Pisu (launeddas) e Vanni Masala (organetto). Il villaggio dell’acqua ha chiuso poi in piazza Dettori con i ringraziamenti a tutti i partecipanti. Mentre nel quartiere anche ieri sono proseguiti i tour nei luoghi storici “Marina tra pozzi, cisterne e fonti battesimali” e della pedalata “Ciclo dell’acqua in bici”, grande richiamo hanno avuto anche le altre escursioni in diverse parti della città: all’Orto botanico la visita alle cisterne, in via Giardini alla galleria dei serbatoi di viale San Vincenzo“Acqua sotterranea”, al Molentargius in bici con “Percorsi d’acqua verde” e l’escursione “Mondi d’acqua”, sulla Sella del Diavolo lungo i sentieri solcati dall’acqua.

La Giornata Mondiale dell’Acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all’interno delle direttive dell’Agenda21, risultato della conferenza di Rio. Il 22 marzo di ogni anno gli Stati che siedono all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione delle tematiche legate all’importanza dell’acqua nei rispettivi Paesi. In Italia sono diverse le iniziative, ma in Sardegna il tema fondamentale delle risorse idriche assume una valenza ancora più fondamentale. Dopo il successo dell’edizione dell’anno scorso del Villaggio dell’Acqua, che si era tenuto alla Mediateca del Mediterraneo, per quest’anno è stato necessario puntare su un intero quartiere, La Marina: il rione storico della città che più di tutti è legato all’acqua.

Le peculiarità della Sardegna. Anche grazie a questa iniziativa Abbanoa intende stimolare l’interesse per le tematiche ambientali e spiegare l’importanza che svolge il Gestore sul fronte della potabilizzazione (in Sardegna l’75% della risorsa proviene da invasi artificiali) della distribuzione (l’acqua attraversa 12mila km di reti idriche prima di arrivare nelle case di tutti i sardi) e della depurazione, a garanzia della tutela dell’ambiente e delle bellissime spiagge dell’Isola. Un’occasione in più per far conoscere il processo industriale dell’acqua e per favorire l’attivazione di buone pratiche legate al consumo consapevole della risorsa idrica, reale e virtuale. Sicuramente un incentivo al consumo dell’acqua di rete quale acqua buona da bere, per l’adozione di uno stile di vita sostenibile. Nella tre giorni di manifestazione si susseguiranno infatti diversi momenti – artistici, culturali, didattici, narrativi e di spettacolo – tutti dedicati all’importanza della risorsa idrica in Sardegna. E poi convegni, laboratori, mostre, concerti e visite guidate.


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