Giornata ricca di emozioni quella di ieri al Museo Rossoblù, un omaggio all’ex Cagliari Antonio Solla, il quartese che nel 1967 volò in tournèe con la squadra negli Stati Uniti.
All’evento ha partecipato anche Adriano Reginato, campione d’Italia nel 1970.
Ci sono esperienze che ti porti dietro tutta la vita, ci sono emozioni che ti fanno trepidare quando le vivi e anche quando le ricordi. Il quartese Antonio Solla ieri è tornato ‘virtualmente’ nel 1967, alla tournée in America vissuta da giovanissimo con il Cagliari Calcio, raccontandola e raccontandosi davanti agli appassionati e al Sindaco della sua città.
Al Museo Rossoblù di via Diaz una serata amarcord promossa da chi ha voluto e realizzato questo percorso culturale, oltre che sportivo, dedicato al Cagliari Calcio, in pieno centro a Quartu, Simone Gallus. Un’iniziativa, realizzata con il supporto dell’Amministrazione comunale, per celebrare Solla e permettergli di riabbracciarsi con una vecchia gloria del Cagliari quale Adriano Reginato, che con la maglia rossoblù vinse anche lo storico scudetto del 1970 e che condivise con il quartese la tournèe in America del 1967.
In quegli anni il Cagliari era una delle squadre più forti d’Italia; negli Stati Uniti invece il calcio non era ancora particolarmente seguito, messo in ombra da altri sport quali basket, baseball e football americano, che ancora oggi vanno per la maggiore. Tuttavia c’era anche chi aveva la volontà e magari anche un certo interesse a far crescere il movimento. La neonata United Soccer Association organizzò quindi un campionato estivo, con la partecipazione di diversi club europei (italiani, ma anche inglesi) e sudamericani (Uruguay), che per l’occasione presero il nome della città che li ospitava. Il Cagliari Calcio divenne così Chicago Mustangs, partecipando con diversi elementi della rosa che alcuni dopo avrebbero conquistato il tricolore, supportati da alcune promesse ‘promosse’ dalle giovanili, tra le quali anche il veloce attaccante Antonio Solla.
Dodici partite negli States, molto ravvicinate tra loro e con voli di diverse ore per spostarsi da una città all’altra. Giocare in squadra con grandi campioni fu sicuramente piacevole, ma forse ancor di più lo fu l’opportunità di vedere, scoprire, toccare con mano una società decisamente diversa, e a quei tempi per vari aspetti molto avanti rispetto all’Italia. Fu indubbiamente un’esperienza di vita, e oggi è ancora un ricordo indelebile.
“Vorrei innanzitutto ringraziare Simone Gallus e l’Amministrazione comunale per questo omaggio – ha dichiarato Antonio Solla -. Non me l’aspettavo. È la conferma di quanto penso riguardo il calcio e ciò che mi ha dato: non solo soddisfazioni a livello sportivo, ma soprattutto la possibilità di conoscere tante persone e visitare tante città, cose che se non avessi giocato a pallone non avrei mai potuto raggiungere. La trasferta in America è un esempio perfetto: la porto sempre nel cuore”.
Nell’occasione Gallus ha conseganto sia a Solla che a Reginato una targa ricordo “per aver rappresentato i colori rossoblù in America”. Il Sindaco Graziano Milia, come ormai sua tradizione, ha invece voluto omaggiarli con la spillina dei Quattro Mori, contornata di verde come la bandiera quartese per il primo, contornata di rosso e blu, colori di Cagliari, per il secondo.
Alla serata ha preso parte anche l’ex arbitro internazionale, ora Assessore comunale ai Lavori Pubblici, Antonio Conti, nonché Antonello Deidda, autore del libro ‘Eravamo giovani nel 1967’, che racconta appunto nei dettagli quella trasferta estiva nella Grande America del Cagliari Calcio, per l’occasione Chicago Mustangs.