Quartu, raffica di multe non pagate dal 2017: in azione l’Agenzia delle entrate

Sanzioni per non aver rispettato il codice della strada o ordinanze del sindaco. Decine di migliaia di euro, per le multe più datate il limite della prescrizione è quello del prossimo trentuno dicembre: sì alle riscossioni coattive. E, entro l’anno, dovranno essere incassati poco più di 60mila euro


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Una raffica di multe non pagate, a partire da qualche decina risalente al 2017, per violazioni al codice della strada o per non aver rispettato provvedimenti e ordinanze sindacali. Il grosso della cifra, oltre 50mila euro, risale al 2021, mentre per quanto riguarda cinque anni fa mancano all’appello poco meno di duemila euro. Tutti dati e documenti spediti qualche settimana fa dagli uffici della polizia Locale direttamente all’Agenzia delle entrate, l’ente scelto dal Comune per passare all’incasso. E l’ente, soprattutto, che può operare le riscossioni coattive: per le sanzioni del 2017, per esempio, c’è tempo sino al prossimo trentuno dicembre, poi cadranno in prescrizione. Per il 2018, stando alla determina firmata dal dirigente del settore della polizia Locale, Giuseppe Picci, è necessario riscuotere ancora poco più di novemila euro, più altri cinquemila per multe staccate ad automobilisti o scooteristi.
Si tratta, per una buona parte, di sanzioni legate al mancato rispetto dei limiti di velocità, dal centro alla periferia. Intanto, tra agosto e ottobre 2022 gli incassi delle multe hanno superato gli 83mila euro. Stando alle tabelle, il Comune deve ancora riscuotere poco più di sessantamila euro.


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