
“Deserto di idee programmatiche, di iniziative politiche, di speranze ed atti amministrativi essenziali per quel poco che ancora resta in piedi”. Queste le accuse che un gruppo di cittadini denominato CITTADINI & PALAZZO, rivolge all’amministrazione civica Quartese e che, dunque da Quartu, sono ora contenute in un appello rivolto agli amministratori della Regione Sardegna.
Si parla della “situazione intollerabile venutasi a creare a Quartu”, “la terza città della Sardegna”, in netto ritardo nella presentazione del bilancio comunale descritta come “un deserto alle porte di Cagliari”.
Nel documento, trasmetto in questi giorni alla Regione, si parla “di colpi di mano illegali per far passare un consuntivo” e delle “ultime ordinanze della Giunta che da una parte hanno bloccato qualsiasi attività e dall’altra hanno perpetrato intollerabili privilegi” con “un bilancio fatto sul nulla, riempito di scatole cinesi e che verrà portato in aula il giorno 5 di agosto, sancendo di fatto il fallimento della città”. Si tratterebbe, secondo i proponenti della petizione, di “una situazione di inefficienza e paralisi amministrativa oramai conclamata è insostenibile per Quartu Sant’Elena e la sua comunità di 75 mila abitanti”.
Tra i propositi dei cittadini, evidentemente infuriati contro l’amministrazione civica, anche un preannunciato ricorso al TAR.
IL COMITATO richiede “un urgente risveglio degli organi preposti della Regione. Non bastano lettere di diffida – prosegue la delegazione di cittadini – puntualmente disattese, è necessaria la presenza di un commissario e lo scioglimento di questa Giunta fallimentare”.
L’esposto, “protocollato presso l’Assessorato Enti Locali della RAS è parte integrante di una petizione on line che sta girando suo sito change.org“.