Quartu, la rabbia dei cittadini per il ponte abbandonato

Il ponte abbandonato di via S’Ecca S’Arrideli a Quartu, sale la rabbia dei cittadini

 


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di Giorgio Melis

E’ una delle strade maggiormente trafficate del circondario di Quartu, negli anni passati sono stati eseguiti lavori per l’illuminazione e la messa in sicurezza, ma via S’Ecca S’Arrideli resta una vena ad alto rischio, la testimonianza più evidente è visibile ad occhio, è sufficiente infatti percorrere la strada per vedere il susseguirsi di croci presenti su ambo i lati della strada, storie di persone che non non ci sono più e che alzano il grido degli residenti, ma anche di chi vi transita per raggiungere in estate le località balneari, per una maggior attenzione delle istituzioni. Il punto nevralgico della strada è il ponte che collega Quartu a Flumini, poco dopo la rotonda che consente di arrivare al Margine Rosso, Sinnai o di proseguire, provenendo da Quartu, verso Flumini. Negli anni passati sono stati numerosi gli incidenti provocati a causa della strettoia che consente a malapena il passaggio di due auto nei sensi di marcia opposti, passaggi che spesso hanno provocato contatti fra le auto in transito. Curioso il ripetersi quotidiano negli orari di passaggio dei bus del CTM, da e verso Quartu in cui gli automobilisti e gli autisti del pullman si trovano costretti ad improvvisare un senso unico alternato a causa dell’impossibilità fisica di transitare in contemporanea. Questa situazione va avanti ormai da anni, nel 2014 la Provincia di Cagliari ha finanziato i “Lavori di manutenzione straordinaria strade provinciali 95 e 96” con contratto n° 5461 del 14 novembre 2014. Nel contratto rientrava anche l’ampliamento del ponte “incriminato”, scadenza lavori fissata nell’estate del 2015. A distanza di oltre un anno ciò che resta del ponte è uno stato di lavori parzialmente avanzato ed un cantiere fermo oramai da mesi. Nel frattempo monta la rabbia dei residenti che conoscono bene la pericolosità della strada, spesso percorsa a velocità elevate dagli automobilisti, e che più volte hanno segnalato il problema alle istituzioni preposte perchè vengano ripresi i lavori per il completamento dell’opera il prima possibile, prima di leggere un’altro nome su una delle tante croci per l’incuria di chi potrebbe, e dovrebbe, occuparsi della sicurezza dei cittadini.


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