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Si è svolto ieri nell’Auditorium dell’Istituto scolastico ‘Primo Levi’, in via Pitz’e Serra, un incontro pubblico coi cittadini organizzato dall’Amministrazione comunale per parlare del contratto della raccolta differenziata, in previsione del rinnovo di quello attuale che andrà in scadenza nel febbraio del 2017. Il Sindaco Stefano Delunas intende sviluppare i servizi intorno alle esigenze e ai bisogni delle persone. I cittadini sono al centro del progetto, basato su partecipazione diretta alle scelte, su regole e trasparenza, azioni chiare e condivise e la possibilità di verificare passo per passo i risultati ottenuti.
Il percorso avviato ieri è quindi il punto di partenza del progetto di democrazia partecipata in cui l’Amministrazione crede molto, particolarmente apprezzato anche dalla cittadinanza, come dimostrato dall’accorata partecipazione di ieri, con idee, riflessioni, richieste e proposte su cui ragionare, che saranno poi incluse nelle linee guida del capitolato e bando futuro.
Dal dibattito è emersa la volontà praticamente unanime di proseguire con la raccolta differenziata arrivando ove possibile ad adottare sistemi già in uso in alcune zone di Italia ed Europa, che permettano ai cittadini più virtuosi nella differenziazione dei rifiuti di accumulare sconti su tasse o tributi, possibile con l’adozione per la verifica di badge elettronico. Se adeguatamente suddivisi, infatti, i rifiuti diventano un bene ‘vendibile’. Il cittadino, proprietario di quei beni, in quanto produttore del rifiuto e attore attivo nel lavoro di differenziazione, ‘rivende’ gli stessi e ne percepisce i ricavi. Tale sistema di premialità sarebbe quindi il miglior modo per incoraggiare la differenziata. Alcuni cittadini hanno proposto nell’eventualità della realizzazione di tale sistema l’adozione di procedure che consentano di cominciare a premiare chi raccoglie vetro e plastica.
Altra proposta avanzata è stata quella relativa alla costruzione di apposite strutture all’interno dei condomini per evitare di dover apporre troppe buste della spazzatura all’esterno degli edifici, auspicabile negli edifici multipiano ad alta densità. Il Sindaco Delunas ha asserito che una facilitazione in tal senso si potrebbe ottenere con una modifica del regolamento edilizio, che preveda per il futuro l’imposizione nel rilascio del titolo di costruzione di detti ‘gabbiotti’ all’interno delle palazzine.
Dal dibattito è inoltre emerso che la cittadinanza stessa è consapevole e finanche promotrice dell’assoluta necessità di ripartire dall’educazione ambientale. Un maggiore senso civico e un’assidua e incondizionata denuncia di coloro che non rispettano le norme ambientali (dalla differenziazione stessa alle discariche abusive, dalla malsana pratica di incendiare la spazzatura sino all’abbandono dei mozziconi in spiaggia) permetterebbe infatti di abbattere i costi del servizio e allo stesso tempo, visti i grandi potenziali della città e gli obiettivi politici dell’attuale Amministrazione, dare a Quartu più appetibilità dal punto di vista turistico.
Restando in tema di tutela dell’ambiente si è sottolineato il fatto che la Sardegna rientra tra le otto regioni italiane più virtuose, con paesi che arrivano a differenziare il 90% dei rifiuti prodotti. Tali dati confermano l’esigenza di proseguire nella ricerca di metodologie avanzate di differenziazione, diminuzione degli imballaggi, riutilizzo dei materiali di raccolta, strada già tracciata, e limitare fino a respingere ogni ipotesi di costruzione di nuovi inceneritori.
La cittadinanza ha inoltre chiesto di poter ricevere in futuro informazioni più precise e dettagliate da parte della ditta appaltatrice in merito alla differenziazione dei rifiuti. È stato anche proposto di introdurre nel futuro contratto norme più rigide per quanto riguarda la robustezza dei sacchetti forniti ai contribuenti. Inoltre per l’estate si auspica l’aumento del numero di cassonetti nel litorale, per rispondere all’incremento di presenze dovuto ai fenomeni turistici. Sul tema dell’imballaggio, invece, si suggerisce l’estensione del CAM (criterio minimo ambientale) a tutti gli esercizi commerciali.
Infine una proposta ha riguardato l’ipotesi di suddividere in più lotti l’appalto, per favorire in questo modo la creazione di posti di lavoro per i giovani quartesi, eventualmente con la creazione di cooperative di tipo B. Benché interessante dal punto di vista della lotta alla disoccupazione, è stato evidenziato che l’idea risulta difficilmente attuabile sia dal punto di vista legale, sia dal punto di vista territoriale, in quanto il territorio quartese è composto da aree e realtà troppo disomogenee perché possano essere spezzate ottenendo poi un servizio eguale in ogni area. Per contro è arrivato anche l’invito, in vista della nascita della Città Metropolitana, a valutare la possibilità di avere un’unica ditta appaltatrice per tutta l’area vasta, con l’obiettivo di abbattere i costi.