Quartu, la nuova idea di Pandolfi: “Un museo con i ragazzi speciali contro la violenza sulle donne”


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Comunali Quartu Sant’Elena, Francesco Pandolfi in campo come candidato sindaco: tra i progetti in programma, anche un museo che coinvolgerà i ragazzi speciali per il contrasto alla violenza contro le donne.
Una Lista Civica “aperta al rinnovamento”, senza imposizioni di partito, formata da persone con esperienze, culture diverse che vivono la quotidianità e le difficoltà, cariche di entusiasmo e voglia di fare con un pensiero fisso, e cioè il Progetto che nasce dal Cuore per la Città”. Presenta così l’approfondimento degli obiettivi preposti Francesco Pandolfi, candidato a sindaco per la terza città della Sardegna. “Dovevamo dare un segnale forte a Quartu della nostra presenza in campo per abbattere il muro della diffidenza, il taglio degli stipendi non è stato un modo per raccogliere più voti ma rappresenta proprio l’anima di Quartu da Salvare”. Per tutta la legislatura, più di 200 mila euro  finirebbero nel “fondo Quartu da Salvare”. “Abbiamo pensato agli ultimi e alle persone in difficoltà creando un negozio “Quartu Bottega Solidale” che si occuperà di ricevere la merce in scadenza o che non venga utilizzata dalle grandi distribuzioni, centri commerciali, supermercati o altre attività al quale i quartesi in difficoltà potranno accedere. La nuova viabilità – spiega Pandolfi – e l’inserimento dei parcheggi rosa, sconosciuti in città. Sport e cultura saranno perni fondamentali della nuova Quartu”. Per il sociale, Pandolfi propone un progetto per il contrasto alla violenza contro le donne che coinvolgerà i ragazzi speciali dedicando alla tematica un Museo, e che creerà una sinergia tra le istituzioni, oltre ad attirare tante persone in città e quindi creare nuove opportunità lavorative. “Non mancherà il nostro impegno per gli anziani, i bambini, madre e padri in difficoltà e per tutte quelle problematiche di cui la città è circondata. Abbiamo inoltre pensato a delle agevolazioni per quanto riguarda i nuovi investitori che vorranno aprire un’attività a Quartu nelle zone “degradate”, ciò significherà una rivalutazione della zona e sarà utile per il contrasto alla microcriminalità. Il Cammino dei sette fratelli che attirerà un turismo sempre più sostenibile e naturalistico, e che si muove sulle orme dei tanti cammini conosciuti in tutto il mondo. Verrà apposto un timbro in ogni stazione e consegnato un omaggio tipicamente sardo,come ringraziamento per essere stato nostro ospite. Non mancherà la sensibilità di inserire i servizi che sono totalmente assenti in tutto il territorio con l’attivazione dello Sportello Polifunzionale a Flumini, che si occuperà del Litorale e di Flumini”. Tanti i progetti insomma, tra i quali, in una prospettiva di Quartu Città Turistica, “si è pensato di creare collegamenti con l’aereoporto, il porto di Cagliari, le navi da crociera e i mega yacht.”
“Pensiamo a Quartu Sant’Elena anche come città del cinema, come si è fatto per L’isola di Pietro con Gianni Morandi creando un turismo cinematografico e valorizzando posti come Mari Pintau, Is Mortorius, il Nuraghe Diana, il centro storico e altri. Riteniamo che il programma, che noi preferiamo chiamare il Piano di lavoro di Quartu da Salvare,  possa essere lo strumento che segnerà l’inizio di una Quartu diversa che in un futuro non troppo lontano possa essere considerata una vera meta turistica”.