Quartu, due mini appartamenti abusivi occupati da famiglie Rom: “3 mesi di tempo per demolire tutto”

Le opere realizzate in via Uda, in un’area vincolata. Il Comune scopre che chi ci vive è inserito nel progetto di inclusione sociale tra Comune di Cagliari e Caritas. Proprio lì accanto c’è un capannone che sarà dato a varie associazioni di volontariato: tutti i dettagli


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Ennesimo caso di abuso edilizio nelle campagne di Quartu Sant’Elena. Stavolta, l’attenzione del nucleo di vigilanza ambientale della polizia Locale si è concentrata un un immobile in via Uda. Lì, senza nessun permesso valido, sono stati tirati su due “corpi di fabbrica di circa 180 metri quadri, suddivisi da una recinzione in legno” che “risultano frazionati in due unità abitative con ingressi separati”. Due mini appartamenti in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, e chi ha compiuto gli abusi ha pure chiuso i due appartamentini con muri di mattoni e piazzato, come tetti, alcuni pannelli. E, stando a quanto riportato nelle carte ufficiali del settore dell’Edilizia privata, l’immobile risulta occupato da due famiglie che non risultano residenti a Quartu ma, bensì, che sono inserite nel “Progetto di inclusione sociale cittadini Rom di emergenza umanitaria” stipulato tra i Servizi sociali del Comune di Cagliari in convenzione con la Caritas”. Gli abusi sono stati accertati lo scorso 4 ottobre, in un’area dove, proprio accanto, un capannone di 210 metri quadrati è stato acquisito definitivamente dal Comune e sarà dato alle associazioni di volontariato.
L’ultimatum è quello di sempre: novanta giorni di tempo per eliminare tutti gli abusi, con l’eventualità, per i prossimi 3 mesi, di ottenere il permesso di costruire in sanatoria, sempre che l’opera abusiva risulti conforme agli strumenti urbanistici generali o di attuazione approvati e non in contrasto con quelli adottati sia al momento della realizzazione dell’opera sia al momento della presentazione della domanda, oppure tutta l’opera abusiva entrerà nella disponibilità del Comune con tanto di multa da duemila a ventimila euro per chi possiede l’immobile e ha commesso l’abuso”.


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