Quartu, canone e Tari non pagati: l’Opera Beach del Poetto rischia la chiusura

L’arena all’aperto sul lungomare rischia la serrata. La Giunta Milia si rivolge ad un avvocato dopo la clausola risolutiva del contratto. I motivi? Concessione non pagata nel 2021 e la tassa sui rifiuti. L’avvocato dell’Opera non ci sta: “Tari calcolata in maniera sbagliata, pronti a pagare il canone dell’anno scorso anche se c’è stato il Covid. Ci sono tanti posti di lavoro in ballo, spero prevalga la saggezza”


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A Quartu l’arena teatro del lungomare rischia la chiusura. O, quanto meno, di dover cambiare gestione. Una delle strutture più conosciute e frequentate, l’Operà Arena Beach, finisce nel mirino della Giunta Milia. C’è una delibera, datata 7 luglio, l'”attivazione di una consulenza legale” per la “clausola risolutiva concessione dell’area retrodemaniale A9 al Poetto”. Cioè gli oltre cinquemila metri quadri pubblici dove, nel 2020, la società Oltre Consulting srl, si è vista rinnovare la concessione per altri cinque anni. Ma, negli ultimi due, qualcosa sarebbe andato storto. Con una determina datata 12 maggio l’amministrazione comunale ha deciso di chiedere l’aiuto di un avvocato, Giulio Steri, che dovrà affiancare il dirigente dei settori delle entrate, patrimonio e demanio, “nella definizione del percorso di risoluzione contrattuale”. Il timore, messo nero su bianco nella delibera, è che la clausola risolutiva già attivata possa portare a una battaglia legale. Che, almeno dietro le quinte, c’è già. Da quanto ha appreso la nostra redazione, infatti, la società che gestisce l’arena vista mare non ha versato il canone di affitto del 2021 al Comune e nemmeno la Tari. E, se tra tempi tecnici e legali potrebbero volerci anche mesi prima di arrivare ad una decisione definitiva, al momento l’unica certezza è  “l’attivazione urgente di un’assistenza e consulenza legale specialistica finalizzata a supportare il dirigente nella gestione del procedimento”, in modo da “ridurre il più possibile i rischi a cui potrebbe andare incontro l’ente nel caso, altamente probabile, in cui” il “concessionario avvii un contenzioso”. La linea sembra chiara, insomma. E uno dei templi della movida del lungomare quartese trema: la stagione è già avviata sin da Pasquetta. A maggio c’è stato il Poetto Fest, quasi ogni sera ci sono serate danzanti con dj di fama anche internazionale, tra dieci giorni salirà in consolle Gabry Ponte.
E la conferma arriva dall’avvocatessa Matilde Mura, che tutela i titolari dell’Operà Beach Arena. La Mura conferma il mancato pagamento di canone e tassa sui rifiuti: “Nel 2021 non abbiamo versato i circa 40mila euro di canone che spettano al Comune esclusivamente a causa del Covid, abbiamo provato a chiedere una riduzione o di poter rateizzare il tutto, ma c’era il debito Tari. E proprio sulla tassa dei rifiuti, invece, il Comune l’ha calcolata in maniera sbagliata, prendendo gli oltre cinquemila metri quadri di concessione anzichè solo 1500. Non si è tenuto conto”, questa la tesi della legale, “che nel 2020 e 2021 le giornate di lavoro sono state nettamente inferiori rispetto al solito per le restrizioni imposte dal Governo. Se l’amministrazione comunale dichiarerà la decadenza della concessione impugneremo il provvedimento davanti all’autorità giudiziaria, ma vorremmo evitare un contenzioso che non sarebbe utile a nessuno. Vogliamo salvare la stagione 2022, ci sono anche tanti lavoratori di mezzo. Soprattutto, siamo disposti a pagare le somme che non abbiamo versato: se il Comune dovesse ottenerle anche in un secondo momento non avrebbe nessun danno, se invece prima dovessimo perdere la concessione dell’arena vista mare, per noi sarebbe un danno gravissimo e l’amministrazione avrebbe tra le mani una struttura chiusa, senza nessun evento. Confido in un po’ di saggezza in più da parte di entrambe le parti”.


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