Quartu, alunni in classe al gelo: “Nessun guasto, ma finestre aperte più del dovuto”

Spesso e volentieri capita che le finestre delle aule rimangano aperte più del dovuto per le misure anti contagio e gli impianti di riscaldamento non riescono ad andare a regime, le aule non riescono a scaldarsi nei tempi che consentono una permanenza piacevole


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Quartu Sant’Elena – Impianti di riscaldamento a scuola rotti o mal funzionanti? No, le finestre rimangono aperte più del dovuto per il ricambio d’aria consigliato per contrastare la diffusione del coronavirus.
Questa sera si è svolta una riunione tra i tecnici del comune e una delegazione dei genitori in cui è emerso che  non sussiste alcuna irregolarità nel funzionamento dei riscaldamenti ma è una precauzione, che più o meno tutti i dirigenti scolastici e insegnanti stanno adottando, quella di tenere arieggiate le aule il più possibile.
Eccesso precauzionale, quindi, spesso e volentieri capita che le finestre delle aule rimangano aperte più del dovuto e gli impianti di riscaldamento non riescono ad andare a regime, le aule non riescono a scaldarsi nei tempi che consentono una permanenza piacevole.
Quindi verrà inviata una nota in cui si richiama l’osservazione della circolare ministeriale del 2020 in cui è ben specificato quale è la corretta applicazione  delle norme di prevenzione anticovid relative al ricambio dell’aria.
Nello specifico: per la ventilazione naturale, “si raccomanda di aprire le finestre almeno 5 minuti ogni ora, compatibilmente con le situazioni climatiche”.
Inoltre il comune ha in programma di stanziare 234 mila euro, la delibera dovrebbe essere firmata mercoledì, per interventi di adeguamento sulle tubature degli impianti, che pur funzionanti devono ora rispondere ai più stringenti criteri anti covid, in alcuni edifici scolastici comunali.


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