Pula, rivolta dei locali multati per la movida: “Fateci lavorare”

Clamoroso striscione in piazza del Madrigal


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Guerra per la movida anche a Pula: locali multati in centro e durissima protesta dei titolari contro il Comune. Spunta anche un clamoroso striscione in piazza, con la scritta”Fateci lavorare”. Gabriele Acquas, titolare del Madrigal, attacca:” La foto è stata scattata a Pula, nella piazza xxvi maggio, a ridosso della centralissima piazza del Popolo.L’attività è la mia ma avendone una anche a Cagliari che mi da tanto da fare, la do in gestione ormai da due anni.Vi scrivo perchè in ogni caso conosco perfettamente ciò che succede a Pula, piuttosto che a Cagliari.
A Pula, si lavora veramente, come in tutte o quasi le località turistiche della Sardegna, solo le due settimane a cavallo del ferragosto.puntualmente ogni anno, il Comune fa cassetta con le multe ai turisti e agli esercenti. 
il locale ritratto nella foto, per il terzo anno consecutivo ha ricevuto la “punizione”, ovvero tre giorni di chiusura per aver ricevuto due multe durante la stagione.
Il tutto nasce da una politica del turismo sbagliata o addirittura inesistente. Dal fatto che si continua ad ascoltare una minoranza ( nella via 24 maggio, il famoso comitato cittadino è composto da 3, dico 3, famiglie) che non tollera la musica, non tollera il vociferare, non tollera nulla. Adora il silenzio invernale di un paese fantasma.
 
Anche a Cagliari come ben sapete ci sono grandi problemi, il comitato della marina ha denunciato molte attività commerciali e questo io lo trovo assurdo.
Ovviamente mi spiace se qualche cittadino abbia problemi di sonno, ma non è giusto mettere un freno alla crescita turistica di una città.
Soprattutto perchè alla Marina il problema non sono i locali, ma le piazzette, le scalinate, frequentate da giovani e meno giovani, armati di bonghi chitarre etc….si potrebbero trovare soluzioni, come gazebo e tende con materiali fonoassorbenti, controllando ( forze dell ordine in bike o a piedi) e multando chi schiamazza e da fastidio, aiutando i cittadini a munirsi di doppi vetri e tende fonoassorbenti, verificando chi e come continua la vendita e la somministrazione di alcolici dopo gli orari consentiti.La Marina era un ghetto, ora è un gioiello dove le abitazioni e i locali commerciali hanno triplicato il loro valore.A Pula, prima si viveva di pomodori, adesso gli stessi cittadini che si lamentano di 10 giorni di “casino” affittano case “in nero” e hanno addirittura dei b&b….
E la politica latita, promette e non mantiene, e per una manciata di voti  non prende una posizione a favore dello sviluppo!”.